Lo scorso 30 aprile giungeva in Questura a Brindisi una segnalazione da un componente di una nota famiglia di imprenditori brindisini, del sequestro di una donna, componente del nucleo familiare, da parte di un pregiudicato brindisino F.M., per la quale la Squadra Mobile avviava immediata attività di indagine.
Intorno alle ore 14,00, il sequestratore concretizzava l’intento criminoso dopo essersi appostato nei pressi dell’autovettura della donna attendendola, nel pieno centro città, all’uscita dal posto di lavoro della stessa. L’uomo, approfittando di un vecchio rapporto di conoscenza, approcciava la vittima chiedendole un passaggio. Una volta entrato nell’auto, si accomodava sul sedile posteriore e appena fuori dal centro cittadino puntava una pistola alla donna e le intimava di fermarsi. Postosi alla guida del mezzo conduceva ‘la malcapitata, per oltre un’ora, in periferia, avviando nel contempo una trattativa per ottenere una significativa somma di denaro dopo averle rappresentato una sua posizione debitoria per 100mila euro. Il pregiudicato intimava alla vittima di contattare telefonicamente il marito con cui avviava una trattativa finalizzata ad ottenere il riscatto. Dopo questo contatto telefonico, il sequestratore imponeva all’uomo un incontro per la consegna di denaro. All’arrivo dell’uomo nel luogo stabilito, quest’ultimo gli intimava di salire a bordo dell’autovettura e solo a questo punto faceva scendere la donna trattenendo, al suo posto, l’imprenditore. Iniziava, pertanto, un ulteriore girovagare dei due, sempre in periferia, con la reiterazione della richiesta di denaro dietro la minaccia della pistola. F.M., non curante della immediata indisponibilità di denaro palesata dall’imprenditore, reiterava la richiesta estorsiva pretendendo la somma di 40mila euro.
Compresa l’impossibilità di ricevere immediatamente quanto preteso, il sequestratore raggiungeva una stradina di campagna della periferia di un rione della città, scendeva dalla vettura e si allontanava lasciando libero il sequestrato. Il malvivente, che nel frattempo veniva seguito con attività di localizzazione dalla Squadra Mobile, inscenava un tentativo di suicidio nel centro della città per cui intervenivano i Carabinieri e lo traevano in arresto per la detenzione dell’arma.
Sulla scorta dell’attività investigativa della Squadra Mobile, la Procura di Brindisi otteneva la custodia cautelare in carcere per il reato di sequestro di persona a scopo di estorsione.
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