Si sono incontrati a Palazzo Piazzo lontani da occhi e orecchie indiscrete. La fuga di notizie sulla nuova organizzazione della struttura amministrativa dei giorni scorsi non è piaciuta ai dodici capi area che avrebbero preferito essere informati direttamente dal Sindaco. Ma tant’è. Ad ognuno il suo. Oggi, chiusi in una stanza, i Capi Area comunali hanno ascoltato in religioso silenzio dove vuole andare l’Amministrazione comunale direttamente dalla voce del Sindaco. A Molfetta, si sa, non manca una buona proprietà di linguaggio: c’è chi resta incantato, chi lo paragona ad un capopopolo come se fosse un moderno Masaniello. Qualcun’altro lo avvicina ad un predicatore. Pompeo si stringe nelle spalle: “Siamo in democrazia e ognuno può pensarla come vuole”, dice.
Il Sindaco ha parlato per circa un’ora. Poi ha preso la parola il Segretario Generale, la dott.ssa Giorgia Vadacca che i bene informati hanno definito la “sponda ideale” per quanto il sindaco Molfetta aveva in animo di fare. Né poteva essere diversamente. Per onor di cronaca ricordiamo che in campagna elettorale il candidato sindaco prese un impegno con la città: “Bisogna rivedere la macchina burocratica che gestisce il Comune che da tempo perde colpi e non va come dovrebbe”.
Dopo il Sindaco sono intervenuti Lucia Baldassarre, Bianca Morleo, Anna Lisa Valente, Alessia Galiano. Uno scambio di idee dal quale sono emersi alcuni interrogativi: quali sono stati i criteri adottati per ridurre le macro-aree da 12 a 7; ogni dirigente negli anni ha acquisito professionalità e titoli che non possono essere mortificati; tutti hanno competenze per ricoprire il ruolo che gli era stato affidato; si è in fase di impostazione di bilancio e chi subentra potrebbe avere difficoltà; oggi si lavora con le norme di legge alla mano e spesso la politica può entrarci molto relativamente; come sarà ricollocato il personale; eventuali arretramenti non possono essere considerati bocciature; perché in questi anni se qualcuno ha sbagliato e non ha raggiunto gli obiettivi prefissati nessuno glieli ha fatti mai notare.
“Di tutto si può dire a questo Sindaco ma non che manchi di coraggio” dicevano i suoi fans in Piazza Porta Piccola nella tarda mattinata. “Avevano promesso che avrebbe messo mano all’apparato burocratico e lo sta facendo; aveva promesso che avrebbe aperto Piazza Commestibili, e lo sta facendo”. Sulla sponda opposta i commenti erano radicalmente opposti. “Aprire Piazza Commestibili secondo il progetto presentato ieri sera è il più grande errore che possa fare”. Oppure, come diceva ai cronisti in attesa un dirigente che teme di essere declassato “Nei prossimi mesi avrete molto da scrivere”.
Pompeo Molfetta vuole che la macchina amministrativa torni a funzionare a pieno regime. Oggi c’è stato il primo passo. I nomi dei “promossi” e dei “bocciati” da posizionare nelle sette caselle li farà dopo il passaggio in consiglio comunale previsto per lunedì. E’ una sua prerogativa. Buon lavoro. E, soprattutto, buona fortuna.
Riorganizzazione della struttura amministrativa. Sindaco buona fortuna
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In bocca al lupo Sindaco!!!Fai piazza pulita all’interno del Comune!!!
Si ma poi?