A Mesagne, ad iniziare da quest’anno, dovrà essere istituito l’indirizzo musicale nella scuola media “Materdona-Moro”. Il Tar di Lecce, infatti, ha accolto il ricorso degli studenti presentato dall’avv. Emiliano Caliolo della Uil Scuola di Brindisi.
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Su richiesta dei genitori degli alunni, la Uil Scuola di Brindisi aveva deciso di patrocinare il ricorso per ristabilire i diritti di quanti avevano creduto nell’attivazione dell’indirizzo musicale. La proposta è nata dalla tenace volontà della Uil Scuola da sempre attenta e fortemente impegnata nella diffusione capillare dell’insegnamento dello strumento musicale sull’intero territorio nazionale. Sono stati fondamentali per il buon esito della procedura la preziosa collaborazione della Dirigente Scolastica prof.ssa Mina Fabrizio lo scorso anno scolastico alla guida della Materdona-Moro e del prof. Maurizio Ducani, musicista e docente di violino, che hanno creduto fortemente nell’alto valore educativo di cui la musica è portatrice.
“Un successo per la comunità, un’opportunità per molti anni negata alle numerose generazioni di giovani studenti mesagnesi, specialmente per i più bisognosi che, non trovandosi nelle condizioni di potersi permettere corsi privati, erano costretti a rinunciare oppure ad appesantire i bilanci familiari rivolgendosi al soggetto privato”, ha scritto il prof. Ducani.
“E’ stata un’operazione che ha ristabilito un diritto e che ha saputo scardinare una sorta di torpore ed indifferenza attorno all’argomento dell’istruzione musicale nella fascia dell’obbligo scolastico a Mesagne. Eravamo assuefatti ad un sistema che vedeva protagonista assoluto l’associazionismo privato il quale gestiva liberamente, il proprio sodalizio musicale, all’interno della cornice pubblica della Scuola Statale” aggiunge il prof. Ducani. “Mesagne era stata ingiustamente tagliata fuori da questa opportunità, mentre altri Comuni della provincia sin dal 2002 avevano dotato le proprie Istituzioni Scolastiche Statali di specifiche sezioni di Scuola media ad Indirizzo Musicale. Finalmente è arrivato anche per Mesagne il tempo di ristabilire diritti e regole e di pareggiare qualche conto con quanti avevano relegato il ruolo statale nell’angolo delle opportunità perdute”.
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