Il Comune di Mesagne in controtendenza. In un momento di grave crisi per le famiglie è assolutamente strategica la scelta della Giunta Scoditti di non incidere, attraverso l’aumento dell’Imposta Municipale Propria, sulla pressione fiscale che grava in maniera insopportabile sui nostri cittadini. Il Decreto Monti ha dato, infatti, facoltà ai Comuni di variare le aliquote base, aumentandole o abbassandole. Il sostegno fattivo nei confronti della cittadinanza passa anche attraverso decisioni di carattere finanziario che guardano alle esigenze comunitarie. Per questo l’Amministrazione comunale di Mesagne ha deciso di non incrementare le aliquote Imu.
In questa direzione è andata l’approvazione all’unanimità nell’assise comunale del Regolamento che disciplina l’applicazione dell’Imu.
Ma c’è di più. In considerazione di una serie di elementi sono state approvate anche condizioni di miglior favore per i mesagnese residenti all’estero e per gli anziani in casa di cura. In sostanza l’Amministrazione ha previsto l’assimilazione all’abitazione principale, dunque con aliquota ridotta, nel caso di abitazione posseduta a titolo di proprietà o di usufrutto da anziani o disabili che acquisiscano la residenza in istituti sanitari, in seguito ad un ricovero permanente. La condizione però è che l’immobile non risulti affittato. La stessa condizione vale anche per i proprietari di immobili che risiedano all’estero.
Inoltre c’è stata una riduzione dell’aliquota base da 0,2% a 0,1% relativa agli immobili rurali strumentali.
L’Amministrazione comunale di Mesagne ha inteso, quindi, avere grande attenzione nei confronti delle fasce deboli della popolazione e nei confronti degli operatori economici del territorio, nell’ottica di un sostegno fattivo allo sviluppo. Nella foto la giunta Scoditti