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“Akeldamà, il campo del sangue”, recital a carattere storico-religioso di Enzo Dipietrangelo e autori vari. Domenica 2 aprile, alle ore 20.30, nella Chiesa Madre. Si tratta di una rappresentazione tra i sacro ed il reportage giornalistico. Il Nazareno: da un processo-farsa ad una fine ignobile. Perché Pilato lo condannò? Perché Giuda lo tradì? Qual genere di sentimento può aver nutrito Maria di Magdala? E come fu ucciso? Dal rimorso di tanti, al dolore di una madre. Akeldamà è un tentativo di risposta in lettura teatrale con momenti di recitazione, musica, coro e danza.
L’iniziativa è a cura dell’associazione di Volontariato e Promozione socio-culturale Solidea (1 Utopia), con gli attori Rita Greco (Maria di Magdala), Donatella Farella (la madre del condannato), Carmine Serio (Pilato), Flavio Dipietrangelo (Judas), Marina Poci (la Chiesa), Sabrina Perrucci (Claudia Procula), Carlo Urgesi (Jeshu), Antonio Desiati (tribunus militum), Georgiana Dosa (donna di Sarajevo), Carmen Longo (la coscienza di Judas), Stefania Radeglia (la profezia), Mauro Poci (vox Jeshu f.c.), Antonio Massaro (la voce dei Vangeli), Lucia Maggiore, Rosaria D’Errico, Claudia Quaranta, Ada Devicienti, Patrizia De Bonis, Vincenzo Attanasio, Luigi Dipietrangelo, Chiara Colucci, Sara Facecchia, Chiara Carlucci (gruppo Dolentes). Giornalisti conduttori: Rita Tolardo e Marco Argentiere. Assistenti Mauro Poci, Anna Maria Marasciulo, Damiano Poci, Franco e Marcello Dipietrangelo, Giovanni Monittola con il coro parrocchiale diretto dal M° Francesco Poci e l’Accademia di Danza “Balletto del Salento” diretta da Anna De Matteis. Ingresso libero.
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