Il salone Internazionale del Libro di Torino, con Sheyla Bobba e le sue “InAmabili”. La scrittrice che sostiene fibromialgici e bigenitorialità, all’evento editoriale con la sua ultima opera, questa volta dedicata alle donne, alle loro storie, alle sofferenze, agli errori e alle difficoltà d’amare.
Venerdì 11 maggio 2012, ore 20.00 in spazio autori B, nel complesso del Lingotto Fiere, nei giorni del Salone Internazionale del Libro a Torino, Sheyla Bobba presenterà al pubblico la sua ultima opera Le InAmabili. Per conoscere meglio l’autrice bisogna, necessariamente, passare per i suoi scritti: Donne con me, una raccolta di poesie, auto pubblicata nel 2009, una raccolta di quelli che ama definire deliri e rigurgiti dell’anima, l’ha ritirata dal commercio pochi mesi dopo la sua uscita “mi faceva sentire troppo nuda quel libro” dice arrossendo; poi La bestia sta nel corpo dell’angelo (SBC Edizioni), il libro che le ha aperto le porte al mondo editoriale e, specialmente, le ha permesso
di guarire dalla Sindrome Fibromialgica (tema del libro) “scriverlo è stato l’avvio alla terapia”; nasce poi Zoe, il momento della vita (Silele Edizioni), un giallo, che le ha fatto vincere il premio Zenone della stessa Casa Editrice; Post Scriptum (Gruppo editoriale l’Espresso) la ritrova impegnata nel Sociale, il dramma delle separazioni (un occhio di donna volto al mondo del maschile e dei figli dopo le separazioni e i divorzi), oggi sta preparando la IV edizione; e Le InAmabili. Storie di donne, che presenta appunto al Salone del Libro accompagnata dalla sua Casa Editrice, Il Ciliegio.
Poliedrica quindi, e attenta verso tematiche scottanti: “siamo abituati a conoscere autori emergenti che hanno, sin da subito, una linea chiara, uno stile e un tema, non crede che lei abbia toccato temi tanto diversi da porre il dubbio che non abbia chiaro quello che vuole
scrivere?”, “assolutamente no, scrivere per me è vita, i miei impegni sociali sono altrettanto importanti. La mia attenzione, in definitiva, è sempre sulla psicologia, l’approccio delle persone alla vita, le loro diverse reazioni e le risposte della società a queste ma specialmente i segnali, consci o meno, del nostro corpo. Ne La bestia sta nel corpo dell’angelo, ripercorro la mia infanzia segnata da violenze psicologiche (il tema cardine di Post Scriptum) e la reazione del corpo.
In Zoe, il momento della vita, racconto di una violenza dalla quale nasce un amore, quindi una risposta diversa. Ne Le InAmabili permetto a sette donne diverse, di sfogare la loro rabbia per l’amore. Il dialogo tra mente e cuore è sempre lo stesso, solo visto da diverse prospettive. In definitiva io scrivo di amore e odio, sentimenti opposti e affini, identici per astratto, identici per impulso”. Con lei ci saranno Eva Croce, brillante studentessa di Torino, appassionata di libri, una piccola donna e Daniele Ugolini, scrittore e terapista che aiutò l’autrice e sconfiggere la Sindrome Fibromialgica “due persone che possono regalarmi altre prospettive del libro, una giovane donna che mette gli occhi sul mondo e un uomo maturo, che mi conosce più di chiunque altro, un Amico vero … il mio diario”.
Nella copertina la stessa autrice, scattata a Taranto, al Mar Piccolo, da Marina Giannotti, fotografa professionista e amica della Bobba. Un grande cappello rosa posato sulla testa, lei è di spalle guardando il mare, all’interno del libro altre sette fotografie, ancora della Giannotti, di Gigi Samueli (fotografo pugliese) e Cristian Verdiglione, che sempre al mare la ritrae all’Isola D’Elba. “Con il mio editore, che ringrazio per la fiducia e l’ottimo lavoro svolto con il libro, abbiamo deciso di mettere queste foto, il senso non è comunicare un ostentato egocentrismo naturalmente, ma dimostrare come la stessa donna, io per l’appunto, può essere tante donne diverse, guardando le foto
ci si domanda se sono sempre io, inevitabile identificarsi in una e l’altra lettera, anche se, come dice Paola Maria Rosa Rosa (giornalista napoletana e autrice della prefazione) è importante leggere il libro con attenzione, stando attente agli effetti collaterali che può avere un’introspezione così profonda nelle proprie debolezze”. Viene spontanea una domanda “si può amare un’InAmabile?” sorride ancora “Io ne sono la dimostrazione, amo e sono amata, bisogna solo capirsi e … amarsi”.
L’appuntamento è quindi per Venerdì 11 maggio, certi che non troveremo un banale libro d’amore, ma un viaggio alla ricerca delle forze, e debolezze, di ognuno di noi, uomo o donna che sia.
grazie a Giuseppe Messe e al Sito per la vostra cosrante attenzione nei miei confronti!!!
un saluto
Sheyla Bobba