Unioni civili: A Mesagne facciamo un po’ come c… ci pare. A leggere commenti e “silenzi” dell’Amministrazione sulle critiche espresse all’assessore Catanzaro e al suo rifiuto di celebrare per convincimenti religiosi le future unioni civili a Mesagne, pare di ritornare ad una vecchia puntata dell’Ottavo Nano. Quando Guzzanti, irriverente e sarcastico diceva “Nella Casa delle Libertà facciamo un po’ come c… ci pare”. Mi dispiace, non si può uscire in modo “pilatesco” dalle critiche alle inopportune e discriminatorie posizioni dell’assessore Catanzaro: il diritto sarà garantito, altri amministratori la pensano in maniera differente… Per il precedente assessore, reo di colpe sicuramente minori, si sono adottati parametri completamente differenti. Non conosco l’assessore Catanzaro e le qualità che hanno portato l’Amministrazione mesagnese a sceglierla come tale. Mi sento di affermare che certe posizioni non dovrebbero avere cittadinanza in un’amministrazione democratica, in un settore così sensibile come quello dei servizi sociali, in un momento nel quale certi diritti, conquistati anche con il sangue, sono finalmente diventati legge. Inoltro all’Amministrazione la domanda che l’utente Maria Pia pone sulla pagina web di quimesagne: “Voglio chiedere all’assessore che si dichiara obiettore su unioni civili: di chi sia assessore, di uno, di cento o di tutti i suoi cittadini”. Nella foto Andrea Tenore.
Andrea Tenore: “Certe affermazioni non dovrebbero avere cittadinanza in un’amministrazione democratica”
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