Le cartelle del tributo 630 sono un balzello ingiustificato. C’è la decisione di sospendere, dalla fine di questo mese, il pagamento per il 2014; secondo, sarà congelata l’emissione delle cartelle del 2015; terzo, non ci sarà iscrizione a ruolo della tassa riferita al 2016.
In pratica, per 3 mesi, cioè fino a novembre (periodo massimo in cui la Regione dovrà poi decidere sul da farsi), previa formalizzazione ufficiale dell’accordo che dovrà essere condiviso dai commissari straordinari dei Consorzi e dal presidente della Regione, Michele Emiliano, ferma il pagamento del contributo, in attesa di capire come si orienterà la Commissione Tributaria che deve decidere quasi 4mila ricorsi. Per gli agricoltori che riceveranno la cartella prima della fine del mese possono pagare oppure fare ricorso per usufruire della sospensione grazie ai 60 giorni di tempo concessi. Si tornerà a pagare il tributo dal 2017 perché i consorzi garantiranno un piano di investimenti che i Comuni dovranno condividere con delibera di consiglio comunale.
Questo l’accordo preso nel vertice convocato dall’assessore regionale all’Agricoltura Leonardo Di Gioia (nella foto) anche con l’intento di informare i sindaci del ddl sulla riforma che rivoluzione i consorzi, accorpando i quattro commissariati in un unico ente e disponendo la creazione di un’Agenzia unica (che si chiamerà “Araia”), che fungerà da raccordo tra le diverse istituzioni e farà soprattutto interfacciare i consorzi con Aqp. «Stiamo valutando sulla sospensione delle cartelle ingiuntive del 2014 – ha confermato l’assessore – in attesa di capire come si pronuncerà la Commissione Tributaria chiamata ad esprimersi sui quattromila ricorsi presentati dai cittadini. Cercheremo di capire quale sarà l’orientamento per poi verificare se il tributo regge alla prova dei ricorsi, in alternativa valuteremo, concordando con i sindaci, le attività da porre in essere al fine di salvaguardare la tenuta finanziaria dei consorzi per gli anni in oggetto». È chiaro che se la Commissione Tributaria darà ragione ai contribuenti la Regione e i Consorzi dovranno fare un passo indietro e annullare definitivamente le cartelle. In caso contrario, i cittadini dovranno pagare. Congelate sempre per tre mesi, anche le cartelle del 2015, che al momento non sono state ancora emesse. Infine, per il 2016, «poiché ancora non c’è il bilancio – ha aggiunto l’assessore -, l’intenzione è quella di non far iscrivere a ruolo il pagamento, in attesa di capire cosa fare. Solo a sentenza arrivata si potrà capire come bisognerà muoversi».
Arneo: congelato il tributo sino al 2017
Post precedente
Raduno SS. Annunziata
Iscriviti
0 Commenti