Cosimo Ribezzi, classe 1959, residente a Mesagne in contrada Bosco Colombo, è stato arrestato a seguito di una vasta operazione antidroga del Gico-Goa della Guardia di finanza di Reggio Calabria e della Direzione centrale servizi antidroga. In queste ore è in corso per l’arresto di 29 persone legate alle cosche di San Luca, Bovalino ed Africo ed alla Sacra corona unita pugliese accusate di traffico internazionale di cocaina. Tra loro anche Bruno Pizzata, ritenuto un noto narcotrafficante, Francesco Strangio e Sandro Bruzzaniti. In corso perquisizioni in Calabria, Puglia, Lombardia e Liguria.
Tra gli arrestati oltre a Ribezzi, anche un brindisino e sei ostunesi. Inoltre la Gdf ha scoperto, nell’ambito dell’operazione antidroga, dei bond falsi. L’operazione e’ giunta a latere dell’inchiesta principale su un vasto giro di cocaina. Indagando sul gruppo pugliese dell’organizzazione, i finanzieri del Gico-Goa del Nucleo di polizia tributaria di Reggio Calabria hanno accertato che lo stesso gruppo era impegnato ad introdurre in Italia i bond falsi da 500 milioni di dollari.
Per evitare il danno economico che l’operazione finanziaria avrebbe causato, i finanzieri sono entrati in azione il 24 marzo del 2011 ed hanno sequestrato i bond che erano chiusi in cassaforte nell’abitazione di Flore.
Il rinvenimento avrebbe confermato cio’ che era emerso dalle intercettazioni e l’esistenza di un gruppo dedito all’importazione di falsi bond che, secondo l’accusa, era composto da Mario Spagnolo, di 50 anni, Leonardo Brescia (42), Alessandro Molinari (47) e G. S. (47).
Le indagini sono state dirette dal procuratore capo facente funzioni di Reggio Calabria, Ottavio Sferlazza, dal procuratore aggiunto Nicola Gratteri e dai pm della Dda Federico Perrone Capano e Francesco Tedesco.