Il mese scorso il postino ha recapitato a casa un pacco di bollette dell’Enel Gas. La famiglia della signora Giovanna Laporta abita in un appartamento alle cosiddette “case contadine”, costruite negli anni 50, nei pressi dell’ex campo sportivo di calcio di via Sasso. Ha ereditata l’abitazione di una zia morta qualche anno addietro. “Abbiamo fatto la voltura del gas, ho consegnato tutta la documentazione che mi è stata richiesta, sono andata agli uffici dell’Enel-Gas di Brindisi ed alla succursale Punto Enel di Mesagne, nei pressi della villa comunale. Nonostante che sia creditore di circa 6 mila euro di gas pagato ma non consumato, mi continuano ad arrivare pacchi di bollette anche di 5-6 anni addietro. Noi abbiamo sempre pagato anche bollette di 800 euro che ho dovuto rateizzare. E arrivano bollette di importo sino 400 euro che noi non consumiamo. E’ possibile che all’ufficio riscossione dell’Enel Gas non abbiano tempo di sistemare la nostra pratica e ci facciano vivere senza incubi? Ma noi cittadini siamo solo contribuenti?”. A Brindisi gli è stato detto che avranno il rimborso. “Intanto però mi arrivano bolletta esose di 500 euro da pagare entro il 27 luglio 2015. Da dove prendiamo questi soldi?”. Nella foto Marcello Macchitella, marito della signora Giovanna.
Le bollette Enel Gas arrivano a pacchi
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