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Anche oggi è risultato assente il consigliere regionale Mauro Vizzino (nella foto), eletto nel 2015 nella lista “Emiliano sindaco di Puglia”. Vizzino, si ricorderà, è imputato con l’accusa di peculato continuato assieme al collega Alessandro Coccioli, oggi presente in aula, in relazione a prestazioni sanitarie per 1.192 euro che avrebbero fatto risultare come non eseguite e rimborsate, presso lo sportello Cup di Mesagne dove lavorano entrambi come impiegati della Svimservice, azienda privata che gestiva il servizio. Questa mattina sono stati ascoltati il dirigente responsabile della Asl di Mesagne, dott. Michele Morgillo e il luogotenente dei carabinieri del Nas, Marco Senatore, entrambi delegati ad eseguire gli accertamenti contestati. Morgillo ha precisato che non esiste un accordo sul controllo del saldo della cassa del Centro Unico di Prenotazione (Cup). Senatore, invece, ha ripercorso davanti al Tribunale presieduto da Domenico Cucchiara tutte le fasi dell’inchiesta. Vizzino é difeso dagli avvocati Alessandro Dell’Aquila e Francesco Sisto; Coccioli è difeso dall’avvocato Cosimo Loderserto. L’Asl, che si è costituita parte civile, é rappresentata dall’avv. Carmela Roma. L’accusa è stata mossa dal sostituto procuratore Milto Stefano De Nozza. I fatti contestati sarebbero avvenuti nel periodo compreso tra il 2009 al 2012. Secondo il pm Vizzino e Coccioli avrebbero fatto risultare non eseguite alcune prestazioni che lo erano invece state tramite uno storno inserito nel sistema informatico. In tal modo sarebbero state attivate procedure di falsa restituzione ai pazienti di diversi importi che variavano dai 4 ai 70 euro, per un totale pari a 1.191 euro. Per il pm “nessuna somma veniva realmente restituita e gli imputati si appropriavano degli importi”. Accusa respinta da Vizzino e Coccioli.
Assente il consigliere regionale Vizzino al processo per peculato
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