Egregio direttore. In riferimento all’articolo comparso oggi sulla Sua testata, in merito al rifacimento della strada di via Catiniano, mi preme specificare alcune cose.
Il piano strade, così come pensato dall’inizio, ovvero col metodo dell’ “accordo quadro” e non con una progettazione definitiva e preventiva per ogni strada, presenta una piccola contraddizione. Se da un lato lo strumento tecnico consente di poter agire volta per volta modificando anche dopo aver iniziato le attività, dall’altra la “coraggiosa” estensione delle strade che si sono volute includere nel piano, ha di fatto scelto al 90 per cento il tipo di lavoro che si potesse fare: scarificare il vecchio asfalto, livellare i tombini e riasfaltare nel migliore dei modi.
I risparmi che si sono avuti dai ribassi di gara, di fatto, sono stati erosi dalle varie difficoltà riscontrate. La scelta fatta all’epoca per il tratto di via Zullo, scelta fatta molto pericolosamente (coraggiosamente?), ha avuto non poche conseguenze sull’intero piano finanziario dello stralcio in questione. Quel pezzo di strada di via Zullo ci è costata quasi quattro volte in più del previsto e questo ha comportato, poi, una estrema cautela nel procedere sul resto delle strade, costringendoci a tagliare sulle cose da fare e, comunque, a non farci venire grilli per la testa, compreso la stessa via M. A. Catiniano. Una ha escluso l’altra.
Direttore, ma chi non avrebbe voluto fare di tutto e di più, prendendosi numerosi “like”? L’Amministrazione non ha nessuna intenzione di suddividere in cittadini di serie A e cittadini di serie B, ma non è neanche disposta a mandarne altri in serie C, ovvero farli trovare senza la strada sistemata anche se inserita nel Piano. Ho cercato di spiegare questo alla signora, residente di via M. A. Catiniano. Se avessi avuto di fronte un comitato composto da una o da mille persone, avrei detto e confermato quanto già espresso. Ricordo a noi tutti, che il mutuo per le strade lo paga l’intera città e non solo chi abita sulle strade dove si fanno i lavori. Se qualcuno chiede ed ottiene di piu per la “sua” strada, altri avranno di meno per la loro strada. Il principio giusto, a mio parere, è rispettare ciò che si è stabilito dall’inizio. Diversamente si sarebbe dovuto pensare e dire altro. Per via Zullo e via M. A. Catiniano, come per altre strade, era evidente che si poteva progettare altro. Roberto D’Ancona (nella foto)
Per restare aggiornato seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina facebook, pubblicheremo al più presto tutti gli aggiornamenti in merito.Seguici su Facebook: https://www.facebook.com/mesagnesera/
Widget not in any sidebars