Un bagno di folla ieri ha accolto ieri Michele Emiliano all’auditorium del castello di Mesagne. Ancora una settimana e domenica prossima, 30 novembre, il popolo del centrosinistra si recherà alle urne per scegliere tra l’ex sindaco di Bari, il senatore Dario Stefà no e l’assessore regionale Guglielmo Minervini. Ieri l’ex magistrato ha spiegato le ragioni per cui si è candidato a partecipare alle primarie e quale progetto di Puglia intende costruire se nella prossima primavera dovesse essere eletto governatore. Tantissimi i suoi sostenitori, molti dei quali arrivati anche da fuori città . Tra i grandi assenti il Partito Democratico di Mesagne, che in questa occasione ha fatto mancare il suo sostegno al suo segretario regionale. Assente anche il sindaco Franco Scoditti che avrebbe potuto e dovuto portare il saluto della città . In verità Emiliano prima di arrivare al castello in Piazza Porta Grande era stato salutato al suo arrivo dai giovani del Pd, dai “pittelliani” Mino Carriero e Anna Maria Scalera e dall’ex vice presidente della Provincia, Ninni Mingolla. Come dire: “Noi siamo con te e domenica lo esprimeremo con il voto, ma non facciamo parte dei tuoi amici che ti stanno aspettando al castello”. Il centrosinistra ha perso ancora una volta un’occasione per mitigare la profonda frattura esistente tra le sue due anime. Assente anche Francesco Rogoli, segretario del circolo Pd di Mesagne, ieri fuori sede. Il sindaco Scoditti ha fatto sapere di non aver partecipato all’assemblea pubblica perché non invitato. “Gli organizzatori hanno invitato anche colleghi di altri Comuni ma non il Sindaco della loro città – ha detto Franco Scoditti -. Certo il manifesto pubblico della convention di Emiliano a Mesagne era  affisso in città da giorni, ma chi ha organizzato avrebbe dovuto avere il buon senso di invitare personalmente il primo cittadino”.
Bagno di folla per Michele Emiliano. Pd e Sindaco assenti
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