Bernardo Massimo Scoditti (nella foto), mesagnese di 67 anni, artista e pittore, laureatosi presso la Facoltà di Architettura a Roma e all’Accademia di Belle Arti a Roma, vive a Porto, in Portogallo. Nei giorni scorsi l’avremmo dovuto incontrare a Lisbona presso l’atelier dove espone situato vicino alla cattedrale. Invece lo abbiamo rintracciato solo telefonicamente a Porto. “Da qualche anno vivo nella più tranquilla Porto in quanto Lisbona era diventata troppo caotica per me. Vi abbraccio e saluto la mia Mesagne. Spero che quest’anno possa tornare la respirare l’aria della mia città natia in occasione della festa della Madonna del Carmine”, ci dice dall’altro capo del telefono mentre lo chiamiamo da Lisbona, da Largo de St° Antònio da Sé, assieme a José e Dulse Faria.
Ha realizzato diversi mostre in Gallerie e Musei, principalmente in Italia, Spagna e Portogallo. Nel 2011, ha presentato i suoi lavori nella 54ª Biennale di Venezia e nella mostra denominata “Occupazione “ nel Istituto Italiano di Cultura a Lisbona. Numerose le sue esposizioni individuali e collettive. Quest’anno ha esposto al “Call for papers” Zet Gallery, Braga, “Forma e spazio del pensiero “ Ponto de Luz atelier, Lisbona.
La sua massima di artista:”“Gli elementi mediante i quali viene composto l’oggetto, sono destrutturati, ovvero tolti dalla loro originale struttura, e usati in libertà, alla ricerca di un ordine connesso all’oggetto pensiero, in quanto forma. Pensiero che, modellandosi in forma , cerca al contempo, di emanciparsi al fine di sfuggire al controllo della psiche individuale avvicinandosi alla pura consapevolezza”.
Fa sempre un certo effetto incontrare a 3mila km. da casa un nome così familiare come Scoditti, parlare lo stesso dialetto, leggere Mesagne su riviste e libri scritti in lingua portoghese. E’ una sensazione unica. Non avendo potuto passeggiare tra i vicoletti del quartiere Belem, prendere un caffè nei particolari bar della vecchia capitale portoghese, sentire dalla viva voce di Massimo come si vede l’Italia e Mesagne così lontani. Lo aspettiamo per salutarlo ed abbracciarlo a Mesagne, alla “festa di luglio”.
Delle opere e dell’arte di Massimo ci ha parlato Dulse Faria. VEDI VIDEO
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