Il portavoce del Comitato Sos Ospedale di Mesagne, Biagio Silla (nella foto) è deluso. Arrabbiato. Il consiglio comunale monotematico sui problemi del presidio ospedaliero mesagnese che si è tenuto la scorsa settimana non si è svolto come sperava. “Ancora una volta i cittadini sono stati presi in giro – dice -. “E’ stato detto che qualcuno si impegnerà a fare qualcosa? Speriamo. La verità è che sinora nessuno si era mosso. La politica mesagnese era rimasta per lunghi mesi in un silenzio assordante”. L’invito a presenziare in Consiglio comunale al Direttore Generale dell’Asl Br dott. Giuseppe Pasqualone rinviato e rigettato tra l’indifferenza di maggioranza ed opposizione. “Sarò disponibile a luglio ma qui in azienda ospedaliera e non in consiglio comunale”, aveva fatto sapere. Per Biagio Silla in consiglio comunale si è consumata la solita sceneggiata. Quasi una presa in giro. Un assessore della giunta Molfetta, parlando con un amico, gli avrebbe confidato. “Ma che vogliono questi. A che serve parlare di sanità. E’ troppo tardi. Alle 20.30 me ne scappo per vedere la partita che è più importante”. Un episodio che spiega qual’era l’aria che si respirava nell’auditorium del castello.
Silla non le risparmia neppure ai partiti della opposizione. “La richiesta di convocare un consiglio monotematico l’aveva presentata il Pd (il suo vecchio partito ndd). Dopo il rifiuto del Direttore generale, però, non avrebbe incalzato il sindaco Molfetta.“Noi come comitato abbiamo raccolto ben 4mila firme a sostegno di un documento che in consiglio comunale non è stato neppure letto”, continua Silla che è stato chiamato ad intervenire al termine del dibattito prima del consigliere regionale Vizzino e dell’on. Matarrelli. “Pensate che hanno parlato anche coloro che nell’incontro con il Direttore Generale si erano dichiarati d’accordo con il piano ospedaliero predisposto”. “Quasi una trappola – conclude Silla -. Uno zuccherino come per dire: va bene parlate, vi abbiamo accontentati ma ora mettetevi da parte”. Morale della favola? “Ancora una volta la politica ha messo il cappello su una iniziativa popolare mentre sinora era rimasta in assordante silenzio. Hanno sbeffeggiato una iniziativa popolare. Ma noi non ci arrendiamo perché abbiamo la spinta di 4 mila persone”.
Biagio Silla deluso dell’esito del consiglio comunale monotematico
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l’Europa ha già deciso per noi. Bisogna fare le “riforme”, per chi non l’avesse capito. (tradotto dal politichese in italiano, la legge del profitto se ne frega del diritto alla salute. Tempo qualche anno e verrà abolito anche il SSN, chi potrà curarsi dovrà farsi un’assicurazione privata. E’ la stesso meccanismo visto con le pensioni pubbliche, tagliate ai lavoratori “comuni”, per incentivare la previdenza complementare (cioè privata). Le chiamano riforme, sono tagli ai servizi essenziali nell’epoca dominata dal capitalismo speculativo e della globalilzzazione ultraliberista. Questo è.