Si svolgerà Domenica 28 Marzo a partire dalle 10.00 presso Masseria Canali a Mesagne il convegno organizzato da Agriplan srl (società di bari che si occupa di servizi e ricerche nell’agroalimentare) in cui sarà presentato il Progetto BiodiverSO, i suoi obiettivi e i risultati raggiunti fino ad ora,sarà approfondito il tema della tutela e valorizzazione della biodiversità e sarà lanciata la costruzione della Rete Regionale della Biodiversità delle Specie Ortive Pugliesi.
Il progetto BiodiverSO è coordinato dal Dipartimento di Scienze Agro-Ambientali e Territoriali dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” e vede coinvolti altri quattordici parter: il Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”; l’Istituto di Bioscienze e Biorisorse del CNR di Bari; il Dipartimento di Scienze agrarie, degli Alimenti e dell’Ambiente dell’Università di Foggia; il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche e Ambientali dell’Università del Salento; Eco-Logica S.r.l.; la Società Agricola F.lli Corrado & C.; Agriplan s.r.l.; Apofruit Italia; la Società Agricola Cooperativa San Rocco; Co.Vi.Ser. s.r.l.; Progresso Agricolo Fasano; l’Azienda Agricola Iannone; Sempreverde s.r.l.; il Parco Naturale Regionale Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase.
La scelta della location non è casuale. Masseria Canali è un bene confiscato, una volta appartenuto alla Sacra corona unita. Masseria Canali adesso è un luogo aperto alla comunità. Masseria Canali nasce per essere un punto di riferimento nel mondo delle masserie didattiche, dei luoghi e delle persone che si occupano di sviluppo rurale, sociale e culturale. Un luogo dove sperimentare nuovi stili di vita, conoscere e degustare cibo vero e condividere conoscenze. Il bene è affidato alla cooperativa Terre di Puglia – Libera Terra che ha già provveduto a riqualificare nella provincia di Brindisi circa 80 ettari di terreno confiscato e coltivato a seminativo, oliveti, orticole e vigneti.
“Ripartiamo da qui”, ha dichiarato il presidente della cooperativa pugliese di Libera, in occasione dell’inaugurazione nel luglio 2014 “Ripartiamo da dove è nata l’esperienza della cooperativa Terre di Puglia, convinti che, da un presidio fisico visibile della mafia sul territorio, si può creare occupazione e lavoro. Convinti che, coltivando quella terra, si può comunicare agli altri che amare questo paese significa restituire dignità. Chi semina raccoglie”.