Antonio Calabrese, coordinatore del movimento politico ProgettiAmo Mesagne, interviene sulla questione inerente il “No” espresso dalla Prefettura di Brindisi alla richiesta di intitolare il nuovo parco sorto al posto del vecchio stadio di calcio a Roberto Potì. La Prefettura sostiene che le motivazioni alla base della richiesta appaiono insussistenti. Per Calabrese quanto accaduto è solo uno dei tanti esempi in cui l’Amministrazione comunale di Mesagne ha agito con estrema leggerezza ed approssimazione. E scrive: “Non si comprende come è possibile organizzare una consultazione popolare senza conoscere le leggi e i regolamenti relativi alla toponomastica. Già al momento della scelta di indire tale consultazione ProgettiAmo espresse perplessità su tale irrituale metodo di “partecipazione indotta” in quanto, all’interno dello statuto comunale, vi erano già le forme istituzionalizzate con cui i cittadini potevano sottoscrivere una petizione o fare una proposta(articoli 33 e 34). Istanze che sarebbero state vagliate dalla giunta e dagli uffici competenti ed in quel caso probabilmente sarebbe stato più semplice controllare se le stesse potevano essere accolte ai sensi delle leggi in materia! Ora la situazione è veramente spiacevole sopratutto per la famiglia Potì vittima di cotanta superficialità amministrativa. Noi speriamo vivamente che in qualche modo si possa trovare una soluzione. Si ricorda, a tal fine, che La legge che regola la materia è la n. 1188/1927. [button color=”red” size=”small” link=”http://www.mesagnesera.it/wp-content/uploads/2016/09/RD-1188_1.pdf” ]Legge 1188/1927[/button]Essa prevede, come riportato nell’articolo, che l’intitolazione di nuove strade, piazze, luoghi pubblici ecc., a persone decedute da oltre dieci anni, può avvenire soltanto previa autorizzazione del Prefetto. vi è la possibilità di una deroga a questa norma, autorizzata dal ministro degli interni, a persone decedute da meno di dieci anni solo se le stesse si siano distinte per particolari meriti nei confronti della nazione. Le direttive in materia (quindi anche per i casi in deroga) sono stabiliti dalla circolare n. 18 del 29 settembre 1992 del Ministero dell’Interno”.
Il Video del parco visto da un drone.
Possibile che con tutti gli avvocati che ci sono in consiglio comunale – maggioranza ed opposizione – nessuno si sia letto la legge?