La città ha riscoperto la febbre del calcio. La partitissima contro l’Otranto, in programma domenica 3 maggio allo stadio di contrada Tagliata (ore 16.30), ha ormai le ore contate. Chi avrebbe mai immaginato un finale thrilling? A 3 giornate dal termine il Mesagne, staccato di un punto dalla capolista Otranto, vincendo ha la possibilità di conquistare la vetta della classifica a due giornate dal termine della stagione e ambire alla vittoria del campionato.
L’ambiente sportivo mesagnese ha vissuto una settimana di grande passione che ha coinvolto tutti, anche coloro che non sono appassionati o che non amano la società per antichi rancori. Domani, forse, finalmente, i gialloblù avranno il sostegno, per la prima volta in questa stagione, del grande pubblico. I tempi dello stadio di via dei Sasso, ormai smantellato e in fase di riconversione, sono lontani, lontanissimi. Tuttavia l’impresa compiuta quest’anno – al di là di quello che sarà il risultato finale della stagione – ha dell’incredibile se si considera che il Mesagne era una neo promossa e che aveva iniziato il campionato molto male. Poi la sterzata con l’allontanamento dell’allenatore-giocatore Battaglia e l’arrivo del “pacifico” Franco Ribezzi ha capovolto la stagione. Con il nuovo mister lo spogliatoio ha ritrovato il gruppo e i risultati sono arrivati. Dice bene il patron Vincenzo Todisco quando sostiene che non sa se la sua squadra è la più forte del campionato. Di una cosa però è sicuro: di avere il miglior allenatore di categoria.
Franco Ribezzi ha ringraziato ma non si è scomposto. Lui è un uomo sereno, tranquillo. Mai un proclama, un’arrabbiatura, una parola di troppo. La serenità e l’umiltà dell’uomo che lontano dal campo di calcio si ritrova nella natura, nel suo lavoro in campagna, tra uliveti e vigneti. “E’ solo una partita di calcio – ha ripetuto in questi giorni di preparazione della partita che può valere un’intera stagione -. Ma quale tattiche particolari, quali strategie”. A sentire queste cose gli viene da ridere. “Il calcio, soprattutto a questi livelli, è semplice. In settimana ho raccomandato ai ragazzi di fare le solite cose, di stare tranquilli e di dormire. Domenica dovranno scendere in campo consapevoli dell’importanza della posta in palio ma che è sempre una partita di calcio, che dovranno divertirsi e divertire il pubblico. Certo, giocheremo per vincere consapevoli, però, che la partita dura 90 minuti. I ragazzi vogliono vincere per loro, per la società e il presidente Todisco che ha fatto enormi sacrifici, per il pubblico che speriamo sia numeroso e ci sostenga. A fine partita, qualsiasi sarà il risultato, stringeremo la mano ai nostri amici di Otranto. Del resto, calendario alla mano, il campionato non finisce al triplice fischio finale di domenica. Ci sono ancora due partite molto difficili. Giocheremo ad Avetrana e chiuderemo in casa contro il Fasano: due squadre che sono ancora in lotta per la griglia dei play off”.
Mesagne-Otranto per tornare nel calcio che conta
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