Il Mesagne perde la Coppa Puglia nei minuti di recupero. Vince il S. Giorgio Jonico che si aggiudica per differenza reti il concentramento giocato ieri sera sul neutro di Francavilla Fontana.  Le tre squadre finaliste S. Giorgio, Liberty Palo e Mesagne chiudono con 3 punti con una vittoria a testa. Nei primi 45′ il Mesagne ha vinto per 1 a 0 contro il S. Giorgio (rete di Battaglia). Nei successiva 45′ i tarantini hanno sconfitto i baresi per 2 a 0. Nella terza decisiva partita il Mesagne è stato sconfitto (1-0) in pieno recupero dal Liberty. Se la gara fosse terminata 0 a 0 la Coppa sarebbe stata del Mesagne. Invece, proprio nell’overtime, De Cristofaro, lasciato inspiegabilmente solo in area, ha trafitto l’incolpevole Minno che alla mezzora aveva parato un calcio di rigore battuto da Botta. Delusione e amarezza per i tanti sostenitori gialloblù accorsi allo stadio Giovanni Paolo II di Francavilla Fontana, tra cui l’assessore allo Sport, avv. Gianfrancesco Castrignanò. Ma si sa il calcio è bello anche per questo. Il S. Giorgio non ha rubato nulla. Anche se sconfitto dal Mesagne nella frazione di gioco inaugurale, non ha demeritato e non avrebbe rubato nulla se avesse quantomeno pareggiato.
Il Mesagne, non ha saputo gestire l’ultima partita. Il Palo, castigato con il 2 a 0 dal S. Giorgio, era sceso in campo quasi per onore di firma. Il Mesagne, anziché controllare gli ultimi 45′ e pensare anche alla partita di Guagnano di domenica prossima dove si gioca una stagione, è entrato nervoso e a tratti anche rissoso. I baresi sono rimasti in 10 per l’espulsione di Servidio. Ma subito dopo ci ha pensato Visconte a pareggiare i conti e a farsi espellere dall’arbitro Pascariello di Lecce che aveva già sorvolato su una rissa accesa da Gianfreda. Che dire. Un triangolare che doveva essere una festa per lo sport con tre partite di 45′ minuti tra le squadre finaliste dei 3 raggruppamenti di Coppa Puglia, ha vissuto momenti di tensione con risse in campo solo quando sul terreno di gioco c’era la formazione del presidente Todisco. A volte ci si chiede a che serve la farsa d’inizio partita quando le squadre si stringono la mano a centro campo e con i giocatori delle panchine. Un obbligo del regolamento che nessuno sente se poi al fischio iniziale accade quanto abbiamo visto ieri sera. Il Mesagne deve fare mea culpa e mettere giudizio per il finale di campionato. Ieri sera non aveva nessun interesse ad innervosirsi e non doveva accettare le provocazioni. La bagarre è stata controproducente. E alla fine ha pagato.
Calcio. Un Mesagne nervoso perde la Coppa Puglia nell’overtime
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