Il mesagnese Carlo Molfetta, carabiniere di 28 anni, ha scalato il tetto del mondo. A Londra Carlo ha conquistato per l’Italia l’ottava medaglia d’oro battendo  Anthony Obame, africano del Gabon, per verdetto dei giudici dopo che anche l’over time era finito in parità . Carlo, capitano della nazionale italiana di taekwondo, ha finalmente liberato il suo urlo di gioia rimastogli in gola sin da quando ad Atene nel 2004, a soli 20 anni, fu sconfitto per intervento medico. Ieri sera Carlo ha coronato il suo sogno: conquistare la medaglia d’oro alle Olimpiadi. Un sogno che inseguiva da oltre 20 anni, da quando papà Eupremio, appassionato di taekwondo, lo portò nella palestra del maestro Roberto Baglivo, un vecchio garage. Carlo si innamorò subito di questa disciplina che fece sua. Carlo, a Londra, dopo il verdetto dei giudici, è corso in tribuna per abbracciare Roberto che era andato a Londra per stargli vicino.
La storia di Carlo sa dell’incredibile. E’ un ragazzo nato per lo sport. A scuola, ai Giochi della Gioventù, non potendo gareggiare per il taekwondo, si classificò alle finali nazionali sia nella squadra di basket che in quella di danza ritmica. Dovendo fare una scelta, optò per il basket e conquistò la medaglia di bronzo.
Chiusa questa parentesi, tornò al suo antico amore che non aveva mai lasciato: il taekwondo.
Dopo la delusione di Atene, fu perseguitato da una incredibile serie di infortuni che lo portarono ad un passo dal gettare la spugna. La Federazione italiana però gli fu vicino, lo incoraggiò, lo attese. E Carlo li ha ripagati con l’oro di Londra.
Meno di un mese addietro è stato a Mesagne per partecipare alla manifestazione Mesagnesi nel Mondo. Sul palco dalle mani del Sindaco ritirò una targa ricordo che la Città di Mesagne gli aveva voluto dedicare come cittadino che porta il nome di Mesagne in giro per il mondo. Ieri sera Carlo ha portato il nome di Mesagne e dell’Italia sul tetto del mondo.
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