Riflettono in classe sul diritto allo studio e sulla sua importanza prendendo spunto dalla lettura della Convenzione dei diritti del fanciullo e mostrando particolare interesse per la garanzia del diritto allo studio come presupposto fondamentale per lo sviluppo del pensiero critico e la partecipazione libera e consapevole alla vita sociale. Menzione speciale per gli alunni della classe quinta, sezione D, dell’anno scolastico 2018-2019 del secondo circolo didattico “Giovanni XXIII” di Mesagne, coordinati dall’ins. Dina Colelli e dal dirigente scolastico Maurizio Fino, che ha partecipato al concorso “Vorrei una legge che…”.
Si terrà domani venerdì 17 maggio, presso l’auditorium del castello Normanno-Svevo, presente il commissario prefettizio dott.ssa Pasqua Erminia Cicoria, la cerimonia di premiazione dei ragazzi.
Attraverso un approfondito lavoro di ricerca e analisi di articoli di giornale, di testi e di foto si concentrano su due aspetti che ritengono rilevanti: il primo è che in Italia con l’innalzamento dell’età dell’obbligo scolastico è diminuito il tasso di analfabetismo; il secondo aspetto è che non in tutte le parti del mondo i ragazzi hanno la possibilità di usufruire di tale opportunità.
Queste riflessioni hanno portato gli alunni ad esprimere il desiderio di trovare delle soluzioni al problema mettendo a punto un disegno di legge che da un lato propone di istituire l’obbligatorietà dello studio in ogni parte del mondo, dall’altro indica delle possibili soluzioni per rimuovere gli ostacoli che ne impediscono l’applicazione.
Tra gli articoli si possono citare: rendere obbligatorio il diritto allo studio in tutti i Paesi del mondo, mettere i governi nelle condizioni di far rispettare quest’obbligo; costruire scuole negli Stati dove non ce ne sono a sufficienza e, se è necessario, far intervenire le nazioni che hanno maggiori possibilità economiche per realizzarle; istituire centri di formazione per le famiglie che non osservano l’obbligo per far comprendere l’importanza dell’istruzione per i propri figli; prevedere durante gli anni di studio obbligatorio delle settimane di incontro con gruppi di bambini e ragazzi di tutte le altre culture del mondo per scoprire gli usi, le regole e le conoscenze degli altri popoli per imparare a pensare diversamente. “La commissione – si legge nella nota pervenuta dall’Ufficio comunicazione Istituzionale del Senato – ha particolarmente apprezzato l’elaborato prodotto ed esprime i più sentititi complimenti per l’entusiasmo e l’impegno con cui i ragazzi, attentamente indirizzati dagli insegnanti, hanno seguito questo percorso formativo, volto a far cogliere ai più giovani l’importanza delle leggi e del confronto democratico”.
dav 
dav 
Per restare aggiornato seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina facebook, pubblicheremo al più presto tutti gli aggiornamenti in merito.
Seguici su Facebook: https://www.facebook.com/mesagnesera/ do_widget id=ads250_250-widget-28
