“Ancor non prendi a schivo, ancor sei vaga di mirar queste valli?”. Parafrasando il poeta, la sua struggente domanda alla luna: non ti è ancora venuta noia, sei ancora desiderosa di ammirar questi luoghi di esilio? E proprio prendendo in prestito questo passaggio del canto notturno di un pastore errante, la stessa domanda verrebbe da rivolgerla all’ultimo occhio acceso – giorno e notte, senza un perché – che lampeggia desolato da un plesso di quello che fu l’ospedale San Camillo de Lellis di Mesagne. L’ultimo che è uscito avesse spento anche la luce.
Che fai tu, luce, in ciel?
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