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Il termine Hikikomori significa letteralmente “isolarsi”, “stare in disparte” e viene utilizzato per riferirsi ad adolescenti e giovani adulti che decidono di ritirarsi dalla vita sociale per lunghi periodi (da alcuni mesi fino a diversi anni), rinchiudendosi nella propria camera da letto, senza aver nessun tipo di contatto diretto con il mondo esterno. È un fenomeno che sembra riguardare principalmente i maschi, ma anche il numero delle ragazze isolate è in forte crescita. In Giappone si parla di oltre 500mila casi accertati ma secondo le associazioni che se ne occupano il numero potrebbe arrivare addirittura a un milione. Si tratta di un fenomeno incredibilmente vasto, di cui ben pochi hanno mai sentito parlare, soprattutto al di fuori del Giappone. In Italia l’attenzione nei confronti del fenomeno sta aumentando. L’hikikomori, infatti, non sembra essere una sindrome culturale esclusivamente giapponese, come si riteneva all’inizio, ma un qualcosa che riguarda tutti i paesi sviluppati del mondo. Secondo alcune stime (non ufficiali) nel nostro paese ci sarebbero almeno 30.000 casi.
Le cause possono essere diverse: 1) caratteriali: gli hikikomori sono spesso ragazzi molto intelligenti, ma anche introversi e con difficoltà relazionali. In loro è presente una componente narcisistica molto forte che gli impedisce di reagire con efficacia alle inevitabili difficoltà e delusioni che la vita riserva; 2) familiari: l’assenza emotiva del padre e l’eccessivo attaccamento della madre sono indicate come possibili cause, soprattutto nell’esperienza giapponese; 3) scolastiche: il rifiuto della scuola è uno dei primi campanelli d’allarme dell’hikikomori. Spesso dietro l’isolamento si nasconde una storia di bullismo. Tutto questo porta a una crescente difficoltà del ragazzo nel confrontarsi con la vita sociale, fino ad un vero e proprio rifiuto della stessa. Anche la dipendenza da internet viene spesso indicata come una delle principali responsabili dell’esplosione del fenomeno, ma non è così: essa rappresenta una conseguenza dell’isolamento, non una causa. Il principale obiettivo di questo blog è quello di informare, sensibilizzare e tentare di accendere una riflessione critica sul fenomeno. Lo scopo è quello di capire, non curare; affrontare il problema senza stigmatizzarlo e senza giudicare. Un secondo obiettivo, non di inferiore importanza, è quello di fornire ai ragazzi italiani che si sentono vicini all’hikikomori, o ai genitori che hanno un figlio in questa condizione, la possibilità di potersi confrontare, di capire che non si è i soli ad affrontare questa situazione e anche di potersi raccontare nel FORUM, nella Chat Telegram o nel gruppo Facebook dedicato ai genitori. Se anche voi, come me, desiderate comprendere meglio cosa sia l’hikikomori e quali siano le sue vere cause, vi invito a leggere i post presenti all’interno di questo blog e a seguirmi sulla pagina Facebook principale. Marco Crepaldi Founder Hikikomori Italia HikikomoriItalia@gmail.com
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