Ritorna la questione dei passaggi a livello ricadenti in città proprio adesso che il numero dei treni sulla linea Brindisi-Taranto è ridotto al lumicino. I legali delle Ferrovie dello Stato lo hanno detto a chiare lettere: “O ci permettete di chiudere i passaggi a livello rimasti in città, oppure il Comune di Mesagne dovrà rimborsare una cifra di circa 4 milioni di euro”. Che, naturalmente, il Comune di Mesagne non ha in cassa.
Per i mesagnesi residenti al rione Grutti – che qualche anno addietro, sindaco Mario Sconosciuto, si opposero alla costruzione del ponte su via Maroncelli – torna d’attualità il pericolo di restare isolati dal resto della città. Il traffico veicolare sarà spostato sul ponte di via Latiano, mentre per i pedoni si spera in una…scorciatoia che, progetti alla mano, sembra improponibile. E così saranno – come sempre – i cittadini a dover pagare la faciloneria, l’approssimazione, la superficialità ed il pressappochismo di tecnici ed amministratori. Mesagne era governata dal sindaco Bardaro quando fu firmato l’accordo con le Ferrovie dello Stato. Ma la responsabilità è anche degli Amministratori che si sono succeduti alla guida della città che di fronte al problema hanno messo la testa sotto la sabbia preferendo rinviare la patata bollente a chi li avrebbe sostituiti a Palazzo Celestini. La speranza è che la gente non accetti passivamente e si faccia sentire perché almeno un attraversamento pedonale deve restare in via Maroncelli. Su via Damiano Chiesa, invece, il passaggio a livello sarà chiuso e il traffico veicolare potrà utilizzare il ponte ferroviario attiguo al cimitero. Una striscia di asfalto appena percorribile a senso unico. Altro ingegnoso esempio di come si fanno le cose in Italia e a Mesagne in particolare. La chiusura del passaggio a livello di via S. Vito, a tutt’oggi, resta improponibile.
Sono un residente della zona Grutti, e vorrei sapere se i sapientoni tecnici incaricati del progetto (sia a livello comunale e sia a livello FS) abbiano avuto il buon senso di dare priorità al passaggio pedonale. Mi spiego: non metto in dubbio la chiusura del “passaggio a livello” ma vorrei che venga messo in primo piano il problema dei pedoni. Mi piacerebbe che prima di tutto venga rivisto o migliorato il progetto per tutte quelle persone che, non avendo la possibilità di usufruire della possibilità di spostamenti in auto, debbano per forza utilizzare il fantomatico passaggio pedonale: si ha bisogno… Leggi di più »
Non sapevo che un progetto di realizzazione di un ponte sulla ferrovia di San Vito sia stato in passato progettato ma rifiutato dalla “popolazione”. Io abito nei pressi di via San Vito e penso che tale rifiuto sia stato semplicemente un atto di clamoroso autolesionismo. Basti considerare le code che si formano ogniqualvolta si abbassano le sbarre del passaggio a livello e come ne risenta la viabilità (alle ore 20 la situazione diventa DRAMMATICA) L’unica soluzione sarebbe appunto quella di realizzare un cavalcavia. Senza considerare la RINOMATISSIMA COMODITA’ rappresentata dall’attraversamento di quel passaggio a livello, uno dei più sconnessi al… Leggi di più »
Per quanto riguarda il passaggio a livello di Via Grutti li’ ci vorrebbe non un attraversamento pedonale e ciclabile a raso perchè sarebbe comunque un pericolo pubblico al passaggio dei treni ma bensì un cavalcavia che abbia la funzione sia di attraversamento pedonale che ciclabile come esistono in altre città..Per rispondere al sig. Fabio Massimo Alfonsetti installare un semaforo all’incrocio fra Viale Indipendenza e Via Brindisi sarebbe molto ma molto peggio per quanto riguarda il traffico si formerebbero code lunghissime,sarebbe piu’ opportuno una rotatoria..
Penso che si formerebbero le stesse code che si possono formare ad ogni altro semaforo che incrocia due strade trafficatissime, come appunto viale Indipendenza e la strada per Brindisi. Ed in ogni caso resta la questione che spesso per immettersi da viale Indipendenza verso il centro bisogna o chiedere la carità delle auto che vengono da Brindisi e dal centro di Mesagne oppure rischiare un incidente. Ciò è semplicemente inaccettabile. Quindi che si faccia qualcosa, semaforo o rotonda che sia. Ma il più preso possibile.
come si fà a realizzare un cavalcavia sulla ferrovia di San Vito? solo la rampa d’accesso (e quindi d’uscita) ha bisogno di almeno 50 mt in più di lunghezza.Secondo il tuo ragionamento dovremmo seppellire le case adiacent.Sono cose improponibili
Come fai a costruire un cavalcavia sulla strada per San Vito? solo per la rampa servirebbero almeno 100 mt. Le case adiacenti che facciamo li rasiamo al suolo.Non è assolutamente fattibile
scusate ho commentato la stessa cosa per due volte…potete cancellarne una???
esistono anche i cosiddetti sottopassi…..
ogni giorno transito dal passaggio a livello via Damiano Chiesa,un po’ di tempo fa’ si e’ verificato un episodio.
il passaggio a livello e’ rimasto aperto ed il treno fortunatamente…. ha rallentato e poi si e’ fermato.
Secondo me prima di chiudere il passaggio a livello che comunque sia e’ sempre un pericolo poiche’ affidato ai sistemi elettronici di avanguardia sicuramente ma non sicuri al cento per cento, bisogna creare innanzitutto le strutture per i pedoni e portatori di handicap e poi allargare il ponte per renderlo quanto piu’sicuro possibile visto che diverra’ nuovamente a doppio senso di marcia