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Nel 1998 il consigliere comunale Aristide De Nitto (nella foto) si dimise in quanto, da una verifica, risultò che non aveva pagato all’erario quanto dovuto. De Nitto, morto due anni addietro, era un artigiano pavimentista, lavorava in proprio e, allora come oggi, per non essere costretto a chiudere l’attività spesso non si paga per intero quanto è dovuto. De Nitto di quella vicenda ne fece una malattia, un dramma, lui che era così ligio ai doveri.
In quella occasione Pompeo Molfetta, in rappresentanza di “A Sinistra”, chiese ai partner di governo (Pds), le dimissioni di De Nitto da consigliere comunale “per salvaguardare l’immagine delle istituzioni”. Come cambiano i tempi.
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Ma non si era dimesso per via di un suo progetto che diventò carta straccia?
ripreso poi in dei proclami elettorali dopo la sua morte… ma spiegatela bene sta cosa, perchè 2 righe si capisce fave e foglie…
Su tuttti i cambi di opinione di un certo cerca voti poi diventato sindaco… ci sarebbe da riempire un’ enciclopedia. Non è tanto diffcile d’altronde, basta cominciare da tutto quello che viene fuori da solo con il web, forse questo ultimo aspetto non era stato tenuto in considerazione, quando esso non funzionava…
Di fatti proprio in quel periodo non tanto diverso da questo in fatto di rilascio di comunicati, forse i soliti noti non avevano messo in conto che una cosa che scrivi su internet, cmq rimane, anche se è tutto il contrario di quello che hai fatto o istigato a fare dopo.
Penso che in questo articolo non si capisca il reale contenuto, per il resto basta fare una semplice ricerca sul web per vedere come molta gente che siede sugli scranni del comune abbia idee confuse e crisi di indentità! Ma quanto durano?