Il Tribunale di Lecce ha condannato a 2 anni e mezzo di reclusione un ristoratore mesagnese accusato di aver minacciato un dipendente di nazionalità marocchina di tagliargli la testa e di giocarci a pallone se si fosse presentato ancora una volta per chiedere gli arretrati. Si tratta di Sergio Valentini, 45 anni, titolare del bar ristorante “Vita” di viale XXV Luglio a Lecce. Valentini è stato processato con rito abbreviato. Il giudice per l’udienza preliminare, Simona Panzera, lo ha condannato per estorsione continuata. Il dipendente, in servizio come lavapiatti per un paio di mesi, da dicembre del 2014 a febbraio del 2015, chiedeva 10 giornate non retribuite pari 190 euro. Dieci giornate di lavoro, con orario dalle 10 alle 16. Dieci euro al giorno e, dunque, 1 euro e 66 centesimi all’ora, ha precisato nell’esposto che ha dato il via all’inchiesta l’avvocato Carlo Viva legale del lavoratore che ha curato la costituzione di parte civile nel processo. Nella foto il Tribunale di Lecce.
Per restare aggiornato seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina facebook, pubblicheremo al più presto tutti gli aggiornamenti in merito.
Seguici su Facebook: https://www.facebook.com/mesagnesera/
Widget not in any sidebars
Un altra occasione persa… esportiamo sempre i migliori 🙂
Questo qui a Mesagne ce l’eravamo dimenticato…
Certo che vogliono fare “li bueni” ma a pagare una persona 1 euro e 66 centesimi non li faranno mai cavalieri…
I complimenti a questo che a Lecce si fa chiamare personaggio mesagnese
(dalla pagina del suo stesso locale): paga 1euro e 66 cent. al ora, chiama i giornali…
e si lamenta pure! immagino che adesso vorrà pure un premio…
Io proporrei a questo personaggio (tanto lo si è detto da solo) di non soffiare anche sul complotto, dopo che andando ai giornali ha ottenuto solo un effetto boomerang. Non si può sentire.