Seduta del consiglio comunale incandescente con
scontri verbali tra il Presidente del Consiglio Omar Ture e i consiglieri dell’opposizione. Le prime avvisaglie si
sono avute subito, in apertura dei lavori, quando al secondo punto all’ordine
del giorno c’erano le comunicazioni del Sindaco. Prima che Matarrelli prendesse la parola, ha chiesto di intervenire il consigliere
Giuseppe Indolfi (Partito
Democratico). Al rifiuto del presidente Ture di concedergli la parola, i
consiglieri dell’opposizione, i tre del Pd, Giuseppe Indolfi, Francesco Rogoli e Rosanna Saracino, seguiti dal consigliere del M5S, Carlo Ferraro, hanno abbandonato l’aula
in segno di protesta. Ripresi i lavori, a quel punto il Sindaco ha ritenuto
superfluo spiegare dettagliatamente le motivazioni che lo hanno indotto a
nominare quattro suoi consulenti su temi specifici, Antonio Calabrese, Marco Calò, Maurizio Piro e Mimmo Stella, “che – ha detto – sono legittimati a supportare la
giunta su particolari problemi della vita pubblica”. “Abbiamo emulato – ha
quindi aggiunto – quanto ha fatto l’ex sindaco Pompeo Molfetta nella passata legislatura. Non riesco a capire
perché con loro era tutto in regola mentre oggi trovano cavilli ed eccezioni”.
Per la maggioranza, a difesa dell’operato del Sindaco, è intervenuto il
consigliere Gino Vizzino che ha
sottolineato l’importanza di valorizzare il contributo che viene dalla società
civile e dal volontariato. “L’operato dei quattro consulenti non comporta
alcuna spesa per le casse comunali, è in in linea con i chiarimenti arrivati da
altre istituzioni e sono una risorsa per la città. “La verità è che l’opposizione
ha paura dell’egregio lavoro che stanno facendo queste persone per il bene
della città – ha aggiunto Giuseppe
Colucci Carluccio -. Purtroppo l’opposizione, così come sta facendo in seno
alle commissioni consiliari, sa solo dire no”.
Successivamente quando si è parlato delle variazioni al Bilancio di Previsione Finanziario 2019/2021, i quattro consiglieri dell’opposizione sono rientrati in aula.
La maggioranza ha spiegato che le variazioni si sono rese necessarie perché sono state previste maggiori spese per la sistemazione delle strade, problema che bisogna risolvere al più presto, per le maggiori spese nel canile, tuttora chiuso perché sotto sequestro, per le iniziative del Natale 2019, per il sostegno economico a chi ha più bisogno.
A queste le linee tracciate dal sindaco Matarrelli ha risposto Francesco Rogoli che ha sottolineato una situazione finanziaria del Comune sempre più debitoria. “Non approviamo alcune scelte che avete fatto”. E ha spiegato che “c’è un aumento della spesa di 38mila euro per gli accertamenti che state facendo per scoperchiare l’elusione e l’evasione fiscale, che le previsioni di recupero sono fittizie e molte di quelle risorse non saranno mai recuperate in quanto tanti cittadini, indignati, si stanno facendo annullare le cartelle esattoriali”. “Avete ipotecato il futuro della nostra città”, ha concluso Rogoli al quale ha risposto Colucci Carluccio spiegando che il debito di 7 milioni di euro del Comune di Mesagne è strutturale e deriva da scelte sbagliate fatte in passato. Infine è stato approvato un ordine del giorno sulla situazione dell’Auchan, la bozza di convenzione per una gestione associata di Muro Tenente tra i Comuni di Mesagne e di Latiano e la concessione al Demanio dell’immobile ex Pretura dove dovrebbe essere trasferito il Commissariato della Polizia di Stato.
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