La III sessione del IX convegno nazionale di studi e ricerca storica si terrà a Mesagne, presso l’auditorium del castello, con inizio alle ore 18,30.
Benedetto Croce ne La Storia dell’età barocca sostenne che «il concetto di barocco si formò nella critica d’arte per contrassegnare la forma di cattivo gusto artistico che fu propria di gran parte dell’architettura e altresì della scultura e pittura del Seicento». Un simile atteggiamento negativo, condiviso, condurrà, nel secondo dopoguerra alla distruzione di notevoli persistenze seicentesche. Sarà Deleuze, ne La piega. Leibniz e il Barocco a cogliere l’essenza di quella estetica sulla base della sua funzionalità, ossia col suo tendere verso l’infinito.
L’eccesso e l’opulenza non vanno lette come un linguaggio degenerato; l’artista seicentesco tende a trasformare lo spazio della città per suggerire l’idea di un’arte che dialoga con lo spettatore e il suo quotidiano. Si tratta di temi al centro del IX Convegno nazionale di studi e ricerca storica su “L’età del barocco in terra di Brindisi”.
Nella terza sessione, con svolgimento in una delle capitali del barocco salentino, Mesagne, dopo il saluto delle autorità, si avranno interventi di Mario Cazzato (Società Storica di Terra d’Otranto), I caratteri salienti dell’architettura barocca mesagnese; Enzo Poci (Società di Storia Patria per la Puglia – Brindisi), Per una genealogia dei pittori Gio. Pietro Zullo e Gio. Andrea Cunavi; Antonio Pasimeni (Società di Storia Patria per la Puglia – Brindisi), Simboli sul portale della chiesa matrice; Giacomo Carito (Società di Storia Patria per la Puglia – Brindisi), Filosofia, storia e letteratura in età barocca in Terra di Brindisi Coordina i lavori Domenico Urgesi (Consigliere Regionale della Società di Storia Patria per la Puglia) .
Convegno “L’età del barocco in Terra di Brindisi”
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