“Arriverà comunque a Brindisi: tanto vale spostare lì l’approdo. Fino a Mesagne spaccherà in due tutta la provincia”. Michele Emiliano insiste: l’approdo del gasdotto Tap è da spostare a Brindisi. Nonostante il deciso no del sindaco di Brindisi Riccardo Rossi, Il governatore pugliese rilancia l’ipotesi proprio da Brindisi. “Insisto: la Tap è destinata a Brindisi visto che comunque il gas va a Brindisi perché deve arrivare a Mesagne e deve spaccare in due, secondo il progetto attuale, tutta la provincia e tutta l’area di Brindisi». Il riferimento è all’infrastruttura di interconnessione terrestre tra il terminale di ricezione di San Foca e l’innesto alla rete nazionale: opera a cura di Snam, al vaglio del comitato ministeriale Via e lunga 55 chilometri. “Il gas deve arrivare comunque a Mesagne dove c’é l’innesto alla rete nazionale. Solo che per arrivare a Brindisi lo fanno approdare 50 chilometri più in giù a Melendugno giocando sulla psicologia dei brindisini che pensano di poter evitare la Tap. Meglio fare meno danno possibile, meglio non aprire in due tutta la provincia di Brindisi con un gasdotto di quasi 50 chilometri. So che questa cosa è stata presentata male, però ho l’abitudine di dire la verità ai brindisini: quando 25 anni fa mi battevo qui contro la Scu alle volte dicevo cose sgradite o sgradevoli però era la verità e continuerò così. Il rapporto con questa città, nonostante le difficoltà che ho avuto in questi tre anni, rimane fondato su un amore profondissimo. Io non sarei mai in grado di dire bugie ai brindisini: spero che nessun altro lo faccia”.
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