Nonna viva per miracolo. Nel momento in cui è crollata parte del solaio della stanza da letto, stava recitando il Santo Rosario. E’ accaduto l’altro ieri sera, in via Pindemonte, al civico 10, al rione Sant’Antonio. La nunna Coca, Cosima Prudentino in Mitrugno, 94 anni, alle 21.40 prima di andare a letto come ogni sera si era affacciata alla finestra della stanza per recitare il Rosario. Faceva molto caldo e si era avvicinata alla finestra. Improvvisamente il boato: dal solaio si è staccato una enorme lastra di intonaco frammisto con grossi e taglienti pezzi di laterizi. Si fosse trovata due-tre passi indietro, per l’arzilla vecchietta forse non ci sarebbe stato nulla da fare.
Ad accorgersi dell’accaduto un vicino di casa che in quel momento era in strada intento ad entrare la sua automobile nel garage. “Il botto così vicino al punto dove mi trovavo, mi ha fatto saltare di soprassalto per la paura – dice Fernando Altavilla -. In un primo momento ho pensato che ci fosse stato un incidente stradale su via Torre Santa Susanna, strada molto trafficata a qualsiasi ora del giorno. Solo successivamente, quando ho sentito le grida di aiuto che provenivano dall’abitazione, ho capito che era successo qualcosa di particolarmente grave e mi sono immediatamente precipitato nell’abitazione dove ho trovato la nunna Coca tra una montagna di macerie. Subito ho chiesto aiuto a mio figlio ed insieme l’abbiamo sollevata da sotto la massa di macerie”.
“Una brutta scena perché la nonna che si trovava vicino al letto, aveva una ferita sanguinante sul volto e lamentava forti dolori ad una spalla. Nella stanza c’era una grande nuvola di polvere e no si vedeva nulla”, aggiunge Fernando Altavilla.
Una telefonata al 118 per soccorrere l’anziana signora e al centralino del Commissariato di polizia che ha allertato i Vigili del fuoco di Brindisi che hanno messo in sicurezza tutti i solai della vecchia abitazione. Sul posto è giunto anche l’ing. Claudio Perrucci, responsabile dell’Ufficio tecnico comunale.
Dal solaio è precipitato sul letto, e a pochi centimetri da dove si trovava la nonna, un pesante lampadario. “Si è interrotta automaticamente l’erogazione della corrente elettrica – spiega Fernando Altavilla. Nella stanza era buio pesto anche se c’era un fievole fascio di luce proveniente dell’illuminazione pubblica della strada”.
Nonna Cosima ha due figli, Massimiliano che vive in una località del Nord Italia e che in questi giorni si trova a Mesagne per trascorrere un periodo di vacanze, e Filiberto che negli novanta fu eletto in Consiglio comunale e fu nominato assessore nell’ultima giunta del sindaco Bardaro. I due figli sono subito arrivati sul posto con il cuore in gola. Hanno più volte cercato di convincere la mamma di andare a vivere con loro, ma nunna Coca è autosufficiente e nonostante le insistenze dei figli, preferisce vivere da sola. Per chiamare il figlio Filiberto, la nonna ha prima cercato di tornare nella stanza per cercare tra le macerie il suo cellulare; solo dopo si è lasciata convincere di farsi aiutare ed ha dettato il numero del cellulare che ricordava a memoria.
Al Pronto soccorso dell’ospedale Perrino di Brindisi i sanitari le hanno riscontrato una ferita alla fronte che è stata saturata con tre punti. Inoltre le hanno diagnostica traumi alle costole, ad una gamba ed una lussazione alla spalla.
Prima di salire sull’ambulanza per farsi ricoverare, mantenendo una buona dose di sangue freddo e facendo arrabbiare i suoi soccorritori, la nonna ha voluto assolutamente tornare nella sua stanza per prendere i suoi effetti personali.
(Nella foto Fernando Altavilla indica l’abitazione di nunna Coca)