Ieri sera siamo tornati dopo alcuni anni di assenza alla “Sagra della fucazza chena”. Ideata e organizzata dal compianto dott. Mino Falcone che con la sagra riusciva a trovare fondi per il sostentamento dell’associazione Scouts Agesci 1, l’iniziativa molto apprezzata negli anni passati ha perso il fascino delle prime edizioni. Innanzitutto la location: piazza Commestibili illuminata solo dalle luci degli stand, è stata risultata largamente insufficiente ad accogliere i numerosi visitatori arrivati da tutta la provincia. Inoltre gli organizzatori non hanno provveduto a dislocare negli angoli della piazza i bidoni e/o bustoni per la raccolta della spazzatura. Quattro gli stand istallati e solo uno che distribuiva la “fucazza chena”. I visitatori arrivati a Mesagne per gustare la “fucazza chena”, si sono trovati subito intrappolati in un vero e proprio budello dal quale era difficile venirne fuori. Per acquistare un pezzo di “fucazza chena” i più pazienti e coraggiosi hanno dovuto attendere ore formando un serpentone che di fatto ha bloccato il percorso e la viabilità nella piazza. Meglio sarebbe stato se l’iniziativa fosse stata organizzata, come avveniva in passato, nella più grande piazza Orsini o, meglio ancora, se fosse stata distribuita in un percorso organizzato coinvolgendo più piazze ed angoli del centro storico. Ma l’idea di Mino Falcone è stata stravolta perché la sagra è diventata solo l’iniziativa commerciale di un bar o di un ristorante che guardano più al proprio interesse, sicuramente legittimo, senza capire che se organizzata meglio molto probabilmente avrebbe prodotto migliori risultati non solo per loro ma per tutti e per la città.
Da rivedere la sagra della “Fucazza Chena”
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Gentile Direttore Messe, mi permetto – avendo a titolo di volontariato ritenuto utile dare una mano per l’organizzazione della sagra di ieri sera – di precisare alcune valutazioni espresse nell’articolo: 1. La piazza non illuminata non può essere un motivo per non accogliere iniziative altrimenti si dovrebbero annullare tutte quelle ancora previste e pentirsi di quelle già fatte, e sostanzialmente vanificare la fruibilità della piazza stessa. 2.Gli stand erano sei e offrivano focacce, primi, bevande,spumoni, arrosto,anguria e fucazzadde. 3. Gli organizzatori non erano tanti per scelta di chi ha voluto esserci e,tuttavia,quei pochi tuttavia hanno portato a Mesagne almeno tremila… Leggi di più »
Evidentemente abbiamo visto due sagre diverse. La piazza semibuia era illuminata solo dalle luci degli stand. Se questa sera si reca in piazza Commestibili sarà buia perché non è in programma nessuna iniziativa. Chi ha scritto che non si dovrebbero fare le manifestazioni in piazza Commestibili? Tutt’altro! Ma la piazza era e resta buia. Lo diciamo e scriviamo da tempo. Sarebbe opportuno illuminarla anche per altri motivi. Gli stand: io ne ho contato solo 4: quello all’ingresso dove si vendevano i panini con l’arrosto, poi quello della focaccia, quello dei panini con la braciola e infine lo stand delle orecchiette.… Leggi di più »
Gentile Direttore, ridurre l’affluenza di migliaia di visitatori a quanto fosse intensa la luce e a quanti bidoni ci fossero – ribadisco, procurati e debitamente riempiti dagli organizzatori per un appuntamento che ha fatto registrare una presenza di gente da fuori molto significativa, riempiendo l’intero centro storico – mi sembra almeno riduttivo. Distribuire gli stand? E perché mai se l’idea è nata per Piazza Commestibili? Potevano unirsi altri, allargando il percorso e nessuno ha manifestato reale interesse. Abbiamo visto la stessa sagra ma gli stand restano 6 : erano due tra arrosto e bevande, tre focacce e quattro panini con… Leggi di più »
Cara Maria della mancanza dei bidoni della spazzatura ne abbiamo discusso durante la manifestazione e tu stessa eri preoccupata. Se poi avete provveduto (?) a manifestazione inoltrata, questo è un altro discorso. Il problema (perchè tale era anche per te quando ne abbiamo parlato) si è posto proprio perché c’è una stata un’affluenza eccezionale. Diversamente non staremmo qui a discutere. L’aver voluto far confluire migliaia di visitatori nella piccola e buia piazza Commestibile è stato un altro errore che ha indotto molti visitatori, soprattutto forestieri, a rinunciare alla fucazza chena e magari, essendo già sul posto, a spostarsi in qualche… Leggi di più »
Se si parte da critica per migliorare la gestione di eventi sono d’accordo, non tutte le ciambelle escono col buco, ma non bisogna esagerare nell’uso delle lenti d’ingrandimento per aprire bocca, sarà che vivendo a Roma quando una famiglia frequenta serate del genere, sarebbe opportuno una assicurazione sulla vita!!!! non è una battuta……quindi godetevi tranquilli la mia amata Mesagne.
A proposito di sagre e focaccia piena e vuota o di estate mesagnese e quant’altro,mi viene da associare queste iniziative all’abbandono completo nel quale sono stati lasciati i poveri da parte di istituzioni e sopratutto delle parrocchie e dei gruppi caritas che probabilmente devono aver pensato che in agosto i poveri non mangiano! Diventeremo caritatevoli poi, a settembre, anche perché le caritas parrocchiali a mesagne funzionano così bene che un pò di pausa ci vuole! E poi ,a dire il vero, i poveri non esistono!(parola di parroci e di laici santi .Chiesa di Mesagne,dove sei, dove stai andando?Sia chiaro:in quella… Leggi di più »