L’avv. Vincenzo Dell’Atti (nella foto), su incarico conferitogli dal presidente del Mesagne Calcio, Vincenzo Todisco e dal calciatore Carlo Denisi, ha formulato una memoria difensiva avverso l’avvio di procedimento amministrativo volto all’irrogazione nei confronti del predetto calciatore del divieto di accesso nei luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive di natura calcistica. A Denisi, si ricorderà , la Questura di Brindisi propose la cosiddetta D.A.Spo. a seguito dei fatti accaduti al termine della partita Mesagne-Bitonto del 22.11.2015. La memoria difensiva è stata depositata lo scorso 22 dicembre presso la Questura di Brindisi all’attenzione del Questore – autorità competente ad irrogare la sanzione – e del Dirigente della divisione polizia anticrimine della Questura di Brindisi, dott. Loconte. Il procedimento si dovrebbe concludere entro 30 giorni della comunicazione di notifica.
A Mesagne sperano nell’archiviazione del caso che, diversamente, sarebbe molto probabilmente “unico”. La D.A.Spo. si è quasi sempre applicata su soggetti che creano seri problemi di ordine pubblico sugli spalti e non su un calciatore, in questo caso addirittura under, che ha avuto un diverbio negli spogliatoi regolarmente punito dal direttore di gara con una giornata di squalifica. Per quanto accade negli spogliatoi si applica generalmente la giustizia sportiva. Non fosse così, le forze dell’ordine avrebbero il grosso problema di dover proporre ogni domenica migliaia di D.A.Spo., determinando anche la carriera sportiva, a giocatori che molto spesso negli spogliatoi sono protagonisti di diverbi e scontri. E chissà quanti campioni avrebbero già appeso le scarpe al chiodo.
Daspo al calciatore Denisi. Presentata memoria difensiva
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