Il 2015 è stato l’anno dell’Expo a Milano, l’anno in cui i temi della nutrizione umana e dell’alimentazione sono diventati di dominio pubblico a livello mondiale, e soprattutto l’anno in cui è cresciuta l’attenzione verso i prodotti agroalimentari “Made in Italy” e il modello nutrizionale ad essi collegato, vale a dire la Dieta Mediterranea. Contestualmente per la Fondazione Dieta Mediterranea è stato un anno estremamente dinamico e ricco di novità, con un bilancio tracciato delle attività nettamente in crescita, che ha permesso di disegnare le linee programmatiche per un 2016 che si preannuncia molto interessante. Da quanto emerso nelle ultime riunioni degli organi direttivi della Fondazione è forte la soddisfazione verso un’attività intensa caratterizzata da un forte legame con il territorio sviluppato in ottica nazionale ed internazionale. Tra i punti salienti che hanno segnato l’azione di rilancio vi è l’importantissimo accordo stipulato con l’American Federation for Aging Research (Afar), prestigioso ente Usa, molto attivo nel sostegno alla ricerca scientifica orientata al miglioramento della qualità della vita degli anziani. Viviamo in un mondo in cui l’età media è in costante aumento e si moltiplicano le patologie legate all’invecchiamento: la Fondazione investe molto nella ricerca sugli effetti benefici della Dieta Mediterranea per la salute dell’uomo in ogni età, a partire dai primi anni di vita e durante tutto il periodo dell’accrescimento fino all’età adulta, ponendo particolare attenzione per l’Anziano. L’intesa con l’AFAR si è tradotta in 2 missioni internazionali della Fondazione negli USA, in California e New York, in cui sono stati divulgati i princìpi della Dieta Mediterranea e promossi i prodotti della Dieta che maggiormente intervengono nei processi di miglioramento dello stato di salute, in primis l’OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA. In Italia è stato realizzato invece il progetto “Food Season”, consistente in convegni e conferenze scientifiche e culturali incentrati sull’importanza della Dieta nell’arco della vita dell’Uomo, in concomitanza con un programma di iniziative tese alla valorizzazione dei luoghi identitari della Dieta, con visite insieme ai rappresentati americani presso diverse città pugliesi, luoghi di particolare valenza storico-paesaggistica e sedi di aziende d’eccellenza dei prodotti tipici del territorio pugliese, in collaborazione con vari enti ed istituti, tra cui i GAL Alto Salento e Terra dei Messapi.
Una intensa attività si è svolta nel brindisino organizzati dalla Fondazione. 2 Via G. Tanzarella Vitale, 2 – Ostuni www.fondazionedietamediterranea.it. Due conferenze su “Nutrizione e Cancro” e “Tumore alla Prostata: Studio PROS-IT”, realizzate a Ostuni ed orientate alla formazione di medici e professionisti del settore clinico-nutrizionale. Per il 2016 la Fondazione intende proseguire nel percorso avviato di consolidamento territoriale. Oltre a riconfermare le attività già avviate, gli sforzi saranno puntati sul grande congresso medico scientifico in programma per il prossimo autunno in Ostuni: un appuntamento importantissimo per la comunità scientifica nazionale ed internazionale, una grande occasione per il territori del brindisino e della Puglia, che verranno coinvolti in un ricco programma di iniziative e conferenze preparatorie all’evento. A questo si aggiunge un fitto calendario di appuntamenti che spaziano tra missioni internazionali, attività culturali, formative e di promozione, a cui si aggiunge il costante sostegno e affiancamento alle imprese che investono in cultura della Dieta Mediterranea, in un contesto di rafforzamento della rete. La Fondazione Dieta Mediterranea rappresenta il principale punto di riferimento in Puglia ed in Italia per i temi inerenti un corretto stile di vita. La sede nazionale è in Ostuni presso Palazzo Tanzarella in via Tanzarella Vitale 2, gestita dai responsabili della Segreteria Generale, Dott. Angelo Faggiano, e della Segreteria alla Presidenza, dott. Domenico Rogoli. Per tutte le informazioni è possibile consultare il sito: www.fondazionedietamediterranea.it.
Dieta Mediterranea: resoconto attività 2015 e prospettive 2016
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Ma possibile che nascono mille associazioni, sempre con i soliti nomi e volti, senza poi avere una reale ricaduta sul territorio? A cosa servono? A chi servono?
scoditti dava 7000 euro di contributo a questa fondazione. giusto, era ritenuta una priorita’ e un emergenza sociale…o basta guardare la foto, il primo a sinistra
7000 euro l’anno? Per fare cosa? Possibile che noi cittadini non siamo mai messi a conoscenza di quello che viene fatto con i soldi delle nostre tasse?
Mi auguro e auguro a tutti i cittadini che questi soldi non vengano più concessi senza aver ben chiaro quali benefici ci sono per la nostra città