Ricorre oggi 17 Maggio, la Giornata Internazionale contro l’omofobia e la transfobia. E’ stata istituita dall’Unione Europea nel 2005, 15 anni dopo che l’OMS ha rimosso l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali nella classificazione internazionale delle malattie.
Omofobia: Avversione ossessiva per gli omosessuali e l’omosessualità.
Sono una che ha tante fobie, prima fra tutte quella dei ragni. Quando me ne trovo uno davanti, le gambe si inchiodano al pavimento, tremano. Non corro alcun pericolo, lo so benissimo, eppure sono paralizzata da quella paura.
L’omofobia non è qualcosa che paralizza, semmai atrofizza. Gli omofobi, non hanno paura degli omosessuali come gli aracnofobici, per esempio; hanno solo paura di guardare in faccia la realtà.
Chi è diverso da chi? Da cosa? Da quale regola? Chi stabilisce cosa sia normale e anormale?
Qualche giorno fa il Presidente americano Barack Obama in un’intervista alla Abc ha dichiarato che i matrimoni gay dovrebbero essere legali, ma in molti Paesi del mondo l’omosessualità è ancora punita dalla legge con la pena di morte.
E in Italia?
Piccoli passi anche da noi. Il Ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, con una circolare ha invitato le scuole italiane a celebrare questa giornata. E’ nella scuola che si diventa cittadini di domani, ed è lì che i ragazzi devono imparare che non esiste alcuna diversità.
L’art. 3 della nostra Costituzione (se l’abbiamo dimenticato) dice: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
Non c’è altro da aggiungere.