I Carabinieri di Latiano hanno vietato ad un 31enne del posto di avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dall’ex moglie. L’uomo era stato già deferito in stato di libertà per atti persecutori, violazione degli obblighi di assistenza famigliare e furto aggravato, commessi ai danni della moglie. La donna ha raccontato che dopo un periodo di crisi coniugale ha tentato di ristabilire, senza successo, il loro rapporto, ma si è vista costretta, suo malgrado, ad allontanarsi dalla casa coniugale a causa delle aggressioni verbali e le condotte antigiuridiche poste in essere dallo stesso, poiché ha ritenuto che la sua vita e quella della prole fosse in pericolo. L’uomo a quel punto, non accettando l’interruzione della relazione ha iniziato a bersagliarla, attraverso l’uso del telefono, con minacce e umiliazioni di ogni genere, tali da cagionarle un perdurante stato di ansia accompagnato da crisi di panico. In più occasioni la donna temendo per la propria incolumità, si è vista costretta a farsi accompagnare e prelevare dal lavoro dai propri famigliari, poiché sottoposta ad uno stato di prostrazione permanente con timore per la sua vita. Tali atteggiamenti molesti e minacciosi si sono protratti per lungo tempo inducendo la donna a ricorrere alle cure mediche per attacchi di panico che hanno determinato in lei anche delle alterazioni cardiache. L’uomo, che non ha contribuito concretamente al mantenimento della famiglia, si è reso responsabile, in più occasioni, del furto di denaro che la donna deteneva per i bisogni primari della famiglia, inducendola a ricorrere all’aiuto economico dei propri famigliari.
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