Se don Giampiero Peschiulli, 77 anni, come riportato nell’edizione di eri, la condanna è diventata definitiva e deve scontare una pena di 3 anni e 8 mesi nelle patrie galere perché accusato di atti sessuali sui suoi chierichetti (anche se le sue condizioni di salute potrebbero non essere compatibili con la reclusione in carcere), don Francesco Caramia (nella foto), 43 anni, mesagnese, ex parroco della chiesa del rione Bozzano di Brindisi, ristretto in una comunità, spera nell’appello. Per don Peschiulli e don Caramia l’accusa mossa dalla Procura è identica: atti sessuali con i ragazzini che frequentavano le parrocchie per il catechismo e la domenica salivano sull’altare per aiutarli a celebrare la Santa Messa. A don Francesco è stata inflitta una condanna di primo grado dopo la denuncia del pediatra del ragazzino al quale si era rivolta la mamma. L’imputato, presente in aula anche al momento della lettura del dispositivo, è stato riconosciuto colpevole delle accuse contestate nell’ordinanza di arresto ottenuta dal sostituto procuratore Milto Stefano De Nozza ed eseguita dai carabinieri il 15 giugno 2016. Don Francesco si è sempre professato innocente e lo ha ribadito durante l l’esame da imputato, assistito dagli avvocati Rosanna Saracino e Giancarlo Camassa.
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