Dora Bongiorno (nella foto), la bracciante agricola di Carovigno agli arresti domiciliari per aver bruciato vivo il giorno di Santo Stefano del 2010 l’amante Cosimo Damiano De Fazio nelle campagne di Mesagne, potrà uscire da casa per recarsi a lavoro. La donna, rea confessa del delitto, non avrebbe mezzi economici per sostenere la famiglia e, sia pur condannata a 15 anni di reclusione lo scorso 28 novembre scorso al termine di un processo con rito abbreviato, potrà lavorare come dipendente di un’impresa di pulizia.
Dora Bongiorno torna libera per lavorare
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