Primo intervento del nuovo Commissario di P.S. di Mesagne. Gli uomini del dott. Maruzzella hanno tratto in arresto per detenzione di sostanze stupefacenti e di una pistola modificata il pregiudicato di Mesagne, P.B. di anni 38, residente nel centro storico. Gli agenti si insospettivano nel momento in cui notavano aggirarsi nei pressi dell’abitazione dell’arrestato persone il cui agire estremamente circospetto lasciava delle perplessità. I controlli evidenziavano che si trattava di persone che si trovavano senza evidenziare un plausibile motivo nel centro storico, luogo che è all’attenzione degli operatori in relazione a diverse segnalazioni dei residenti che lamentavano disagi di vari natura. L’attenzione andava verso l’arrestato, peraltro attualmente sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla P.G. a seguito di condanna alla pena di quasi tre anni di reclusione per reati di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Gli agenti procedevano subito alla perquisizione domiciliare estesa ad un’abitazione vicina di cui avevano trovato le chiavi. Proprio in quest’abitazione gli agenti rinvenivano ben occultata una pistola, un revolver a sei colpi di piccolo calibro, modificata. L’arma probabilmente nasce come replica di armi vere, ma presentava una serie di evidenti manomissioni: in particolare non vi era la prevista ostruzione tra il tamburo e la canna, evidenziando pertanto una modifica di particolare manifattura. Per tale ragione essa sarà affidata ad un esperto per la perizia del caso e per verificare se abbia sparato.
Nel seminterrato dell’abitazione principale gli agenti invece rinvenivano occultata sotto un materasso, della sostanza stupefacente del tipo “hashish” suddivisa in tre panetti da circa 80 gr. cadauno; all’interno di una ciotola riposta in una dispensa invece veniva trovato un ulteriore quantitativo della stessa sostanza di peso di circa gr. 30, avvolto in un involucro di carta assorbente ed un bilancino elettronico di precisione.
Tutto quanto rinvenuto è stato sottoposto a sequestro. P.B. veniva quindi condotto in Commissariato e espletate le formalità di rito veniva accompagnato presso il domicilio in regime di arresti domiciliari.
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