E’ allarme sociale per la sospensione dei servizi socio-sanitari per anziani e disabili per carenze economiche. Tutto questo mentre i partiti si trastullano e fanno propaganda per raccattare voti per le prossime elezioni.
Sono a rischio anche circa 300 operatori sanitari che temono per il loro posto di lavoro nell’Ambito Territoriale di Zona del distretto numero 4 che comprende i comuni di Mesagne (comune capofila), Cellino S. Marco, Erchie, Latiano, Sandonaci, San Pancrazio, San Pietro Vernotico, Torchiarolo e Torre Santa Susanna.
Anziani e bambini portatori di gravi disabilità non usufruiranno dell’Adi (assistenza domiciliare integrata) e della Sad (servizio assistenza domiciliare), oltre che dell’integrazione scolastica.
Eppure la Regione, che finanzia i servizi assieme ai Comuni, aveva rinviato la sospensione per tutto l’anno 2013. “L’interruzione dei servizi è provocato dalla cattiva amministrazione delle risorse da parte di Comuni” – diceva ieri il consigliere regionale Toni Matarrelli incontrando nei pressi del Comune di Mesagne. Ed ha aggiunto: “Sentirò oggi stesso l’assessore regionale al Welfare, Elena Gentile, alla quale chiederò di fare chiarezza sull’intera vicenda, in particolare sulla gestione dei fondi regionali messi a disposizione dell’Ambito”. Mesagne, è giusto dirlo, è tra i comuni virtuosi per l’erogazione dei servizi ma per dare continuità all’assistenza occorre fare i conti con gli altri comuni dell’Ambito che hanno speso più del dovuto. Nella foto Toni Matarrelli.