Palma Librato è il quarto assessore che abbandona la squadra voluta (ma la volle proprio lui?) dal sindaco Pompeo Molfetta nel giugno 2015. Di quella giunta sono rimasti in carica solo Tecla Pisanò e Antonio Marotta. Gli altri, Roberta De Netto e Manuel Marchionna, compresa Antonella Catanzaro che sostituì la De Netto, lasciarono dopo appena un anno. Nel Palazzo (e in città) da tempo si dice che dopo le consultazioni governative della prossima primavera sarebbe stato fatto un rimpasto radicale della giunta. L’assessore Librato non ce l’ha fatta a resistere ancora qualche mese. E adesso? Probabilmente il sindaco Molfetta, per il momento, deciderà di mantenere a sé anche la delega (molto gravosa) lasciata dalla Librato. In attesa di queste benedette (?) elezioni. Una decisione che prenderà il Sindaco, sentiti l’on. Matarrelli e Gino Vizzino. Roberto D’Ancona, Maurizio Piro, Alessandro Cesaria e Omar Ture dovranno pazientare ancora qualche mese. Cosa dire. Ci stringiamo nelle spalle. Rischieremmo di ripeterci. E rischieremmo di essere additati come coloro che tirano la volta a questo e a quell’altro papabile. O, peggio, preparano il cappio per qualche assessore ancora in carica. Noi quello che pensiamo lo abbiamo detto e ridetto: bisogna cambiare radicalmente. Al di là della squadra fatta male (a nostro modesto parere) nel 2015, se sul Palazzo a Mesagne le cose non vanno bene il colpevole non può che essere il Sindaco. E in Pompeo Molfetta che i mesagnesi avevano posto la fiducia. Invece gli è mancato il coraggio. Dicevamo sul Palazzo. Perché la città non è in preda a quella crisi che molti vorrebbero far credere. Anzi. Basta guardarsi attorno. Molfetta, e assieme a lui l’on. Matarrelli e Gino Vizzino, i suoi grandi elettori, sanno bene che gli impegni presi in campagna elettorale non sono stati mantenuti. Perché se è vero che si sono avvicendati quattro assessori e altri potrebbero essere cambiati, il problema non sta solo nella squadra politico-amministrativa, ma anche nell’apparato che continua a deludere sia gli Amministratori che si susseguono a Palazzo Celestini che i cittadini. Nella foto una locandina della campagna elettorale del 2015 quando Molfetta prometteva la buona politica.
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