Una notizia che ci ha colpiti e che pubblichiamo integralmente. Ai nostri lettori le conclusioni.
Che tristezza constatare il grado di inciviltà, di noncuranza e di approssimazione anche quando ne va della stessa vita di una persona. Mezz’ora fa circa, ero appena entrata, come ogni giorno, in un supermercato di Mesagne (omettiamo il nome del supermercato ndd) e dietro di me entra un ragazzo di colore che parla correttamente l’italiano ed educatamente chiede di parlare con il responsabile. Accorrono diversi dipendenti che arrampicandosi sui classici specchi procedono con il solito “scarica barile” e percepisco che nessuno è particolarmente interessato alle rimostranze del ragazzo di colore che lamentava di aver chiesto poco prima alla signora del banco gastronomia se all’interno della frittata fosse presente della carne di maiale. Gli era stato detto di stare tranquillo, che non c’era della carne. Si è fidato, ha comprato la frittata e quando ne ha mangiato metà ha cominciato a stare male e a vomitare rendendosi conto, anche visivamente, che all’interno della frittata c’era del prosciutto. Si è recato al supermercato per esporre le sue lamentele. Il responsabile voleva dargli qualcosa d’altro ma il ragazzo, sempre educatamente ha risposto “no grazie, non comprerò mai più niente qui perchè è venuta meno la fiducia, voglio solo parlare con la signora che mi ha servito”. La cosa assurda è che quando il responsabile si è rivolto alla signora in questione, che nel frattempo era ad una delle casse, la stessa non ha dato particolare importanza alla cosa, non ha nemmeno chiesto scusa al ragazzo alzando anche il braccio con fare stizzoso verso il responsabile. Roba da pazzi! A quel punto mi sono sentita in dovere di intervenire facendo notare alla signora che forse era il caso di mettere dei cartelli, di scrivere gli ingredienti, di informare correttamente i clienti e di non prendere alla leggera una cosa del genere perchè c’è gente che è allergica a determinati alimenti e ci può lasciare la vita. La commessa ha cominciato ad attaccarmi infastidita ma, ovviamente, ha trovato pane per i suoi denti e quando me ne sono andata, intuendo quello che sarebbe accaduto di lì a poco, sono ritornata sui miei passi: ridevano tutti, lei, l’altra cassiera, gli altri dipendenti con commenti che vi risparmio volentieri.
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