“Non siamo più disponibili ad aspettare”.
E’ quanto hanno dichiarato il presidente della Provincia di Brindisi Massimo Ferrarese e il sindaco di Brindisi Mimmo Consales, ad esito di un incontro svoltosi in Provincia, relativamente all’inquinamento delle acque del Canale Reale che sfociano nel mare di Torre Guaceto (nella foto).
“Il ricorso al TAR sulla legge 18 del 3 luglio ultimo scorso emanata dalla Regione Puglia, che ha sottratto la competenza alla Provincia per avocarla a sé, è il minimo che potrò fare per scongiurare un ulteriore imminente pericolo di inquinamento ambientale – ha detto il presidente Ferrarese. Per difendere il nostro mare e i cittadini anche di Carovigno non ero disponibile ad autorizzare lo scarico di quel depuratore nel Canale Reale per sottrarre, invece di aggiungere, così come farà la Regione, anche quelle acque allo scarico in mare in una riserva naturale che come tale dovrebbe conservare il proprio habitat incontaminato. Non si può continuare – ha aggiunto Ferrarese – ad inquinare un’oasi della nostra terra con acque pessime, così come valutate dalla stessa Arpa, e senza che siano prima affinate dall’impianto costruito all’uopo a Mesagne”.
“La nostra perla dell’Adriatico – ha dichiarato il sindaco Mimmo Consales – non può e non deve essere inquinata in quel modo dagli scarichi di cinque depuratori della nostra provincia senza un adeguato affinamento. E’ necessario un incontro urgente per programmare i lavori che consentano a quelle acque di essere affinate e poi utilizzate dall’industria. Chiederemo questo incontro con la Regione Puglia, l’Acquedotto Pugliese e gli altri Enti interessati. Nel frattempo saremo vigili e chiederemo ad Arpa di intensificare i controlli nei prossimi giorni”.
“I nostri cittadini – concludono Ferrarese e Consales – e i turisti che ospitiamo hanno il diritto di utilizzare il nostro mare senza avere problemi di alcun tipo, come avviene nel resto della Puglia”.