Come ogni anno è arrivato il momento dei saluti, in realtà é anche già passato, ma io ho sempre i miei tempi.
Sicuramente non sarà stato il migliore degli anni sotto tanti aspetti, nonostante tutto, il magone, quando sono salita su quel pullman carico per andare via, ce l’avevo lo stesso.
È stato un anno di crescita per me, di consapevolezze, di scoperte e di tanta tantissima pazienza. Ah e ahimè di cibo!
Ho imparato che il mio ruolo, nonostante le mie insicurezze, richieda una facciata forte, una sfrontatezza inaudita e un equilibrio mentale di ferro, che un abbraccio può fare la differenza anche con una insensibile come me e che quando ti ritrovi a terra l’unica opzione é quella di rimboccarsi le maniche e rialzarsi.
Ho imparato che a lungo andare qualcosa ti verrà riconosciuto, ma tu nel tuo piccolo non devi mai mollare. Che ogni tanto hai bisogno di fare festa, di ridere a crepapelle, di cantare, ballare e fare la cretina proprio come sai fare.
Ho dato il meglio e il peggio di me, ma in qualunque caso ho dato tutto. Spero ne sia valsa la pena.
Ci tenevo a ringraziare la società Mesagne Volley per l’appoggio, per avermi coccolata, per avermi fatto sentire a casa e per la stima sia a livello sportivo che a livello umano che mi avete dato. Un ringraziamento alle mie compagne che non mi hanno mai fatto sentire la mancanza di casa, per avermi fatto integrare con pazienza e grazie per aver lottato insieme. Ma sopratutto, il ringraziamento più importante va ai miei genitori che mi hanno permesso di fare questa esperienza lontana da casa e che nonostante i 600 km erano sempre lì presenti a darmi stima, coraggio e amore.
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