“Attento, c’è una telecamera, lascia tutto nella valigia. Siamo stati fregati”. Questa la concitata frase pronunciata da un vigilante dell’agenzia Ivri che operava presso l’aeroporto di Brindisi quando si rese conto che la Polizia di Frontiera, guidata da Salvatore De Paolis, stava controllando tutti i loro movimenti ed i furti nei bagagli ai danni degli ignari viaggiatori.
Nei giorni scorsi è stato notificato un avviso di conclusione delle indagini condotte dal pm Milto De Nozza. Due vigilanti avevano patteggiato la pena in fase preliminare; gli altri 7 si profila hanno ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini per concorso in peculato e, in alcuni casi, per omessa denuncia.
Questi gli indagati: Claudio Malvaso, 34 anni, di Mesagne, Cinzia Angolano, 34 anni di Brindisi, Antonella Negro, 26 anni, brindisina, Donato Tasco, 47 anni, di Brindisi, Antonio Binetti, 38 anni, di Brindisi, Andrea Torino, 24 anni, brindisino, tutti all’epoca dei fatti guardie particolari giurate dell’Ivri, e Antonio Lazzoi, brindisino di 27 anni, operaio aeroportuale della ditta Oasis che sono assistiti dagli avvocati Giuseppe Negro, Massimo Manfreda, Livia Orlando, Marcello Petrelli, Santo Giorgio Dellomonaco, Vito Epifani, Gianvito Lillo, Rolando Manuel Marchionna, Danilo Di Serio.
I capi di imputazione sono ben quattordici. Le prime indagini risalgono all’estate del 2009: in quel periodo furono rubati dal bagaglio di un viaggiatore cinese circa 12mila euro che si divisero due vigilantes. Ma rubavano di tutto: orecchini, coltellini, collane, telefonini, carica batterie per cellulari, persino profumi e cartoline.