In Svizzera un gallo è stato condannato dal tribunale perché “Cantava 44 volte al giorno”. I residenti erano tanto esasperati al punto che hanno contato e registrato il verso dell’animale fino a 44 volte al giorno.
A Mesagne, in via Santa Rosa, succede la stessa cosa. Anzi qui i galli sarebbero due e non fanno differenza tra alba e tramonto.
Se dovessimo contare i chiccirichì – assicurano i residenti – sarebbero di numero molto superiore. Il livello di rumore generato dai galli è troppo alto per essere tollerato.
In Svizzera la sentenza è stata senza appello. Il giudice ha stabilito tempi contingentati: il chiccirichì del gallo sarà tollerato a orari prestabiliti: dalle 8 alle 22 nei giorni feriali, e dalle 9 in caso di festivi. Il proprietario contadino nel resto del tempo dovrà tenere il gallo chiuso e in ambiente insonorizzato.
A Mesagne i residenti infastiditi sono andati a protestare dai proprietari dei galli. Ma – al momento – non sono stati ascoltati. I proprietari dei galli non sono residenti per cui il loro sonno non viene disturbato. La pazienza però ha un limite. Per non litigare, avrebbero proposto di organizzare una festa di quartiere e di bandire le tavole con polli e…galli al forno. I nostri nonni, hanno detto, aspettavano la Festa della Madonna per bandire le tavole con polli e galli dei loro pollai. Oggi è 15 luglio. Ci siamo. Non perdiamo l’occasione.
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