E’ quanto sostiene Andrea Tenore (nella foto) che sul suo profilo facebook spiega, da esperto del settore, come una gara “lampo” di 38 mila euro in appena sette giorni indetta dal Gal Terra dei Messapi di Mesagne sia alquanto difficile da predisporre per poter partecipare. “Una guida di 80 pagine, 8 guide da 16 pagine, una cartoguida con punti di interesse, cartoline, espositori, audioguide multimediali su 70 monumenti e 16 cartelli, poster, roll-up, cartoline – dice -. Una mole impressionante di materiale cartaceo e multimediale. Da realizzare in italiano ed inglese, da stampare in decine di migliaia di copie, ma soprattutto da consegnare in 7 giorni lavorativi”. Il materiale richiesto dal gal Terra dei Messapi è funzionale alla promozione e alla fruizione del territorio, iniziativa sicuramente encomiabile ma fuori dalla portata di qualsiasi azienda o essere umano. Aggiunge Andrea: “Una tipografia impiega 7 giorni solo per la realizzazione degli impianti di stampa di un lavoro del genere. La grafica, la realizzazione e l’elaborazione delle immagini, il copywriting e la correzione delle bozze, la registrazione delle guide, la stampa e la finitura di un lavoro di tale portata richiede mesi. Chiedere la consegna di un progetto di comunicazione tanto complesso ed elaborato in soli 7 giorni lavorativi è pura follia. E’ indubbio che il bando sia stato elaborato con fretta e estrema leggerezza. Chi gestisce risorse pubbliche dovrebbe però prestare maggiore attenzione ed essere estremamente professionale e trasparente, altrimenti si si corre il rischio di esporsi a “cattive” interpretazioni: forse il Gal si è ridotto all’ultimo momento e rischia di perdere risorse pubbliche importantissime per il territorio oppure il materiale è già bello e pronto. Interpretazioni che è il caso di evitare, soprattutto per un Ente che gestisce compiti e risorse vitali per il territorio”. Al centro, nella foto Damiano Franco, presidente del Gal Terra dei Messapi.
Gara “lampo” al Gal Terra dei Messapi
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IL SIGNOR DAMIANO FRANCO,PERSONA DI SINISTRA E PERCIÒ “CORRETTA” NON POTREBBE MAI FARE IRREGOLARITÀ DEL GENERE..PER ANNI QUANDO AL GOVERNO CI SONO STATI LORO LA FAMOSA “MESAGNE ESTATE” NON PAGAVA MAI LE DITTE CHE PARTECIPAVANO ALLA REALIZZAZIONE DEGLI SPETTACOLI..DAL 2000 CI SONO ANCORA AZIENDE CHE ASPETTANO!ASSURDO
ED HAI PERFETTAMENTE RAGIONE VINCENZO, TANTO E’ VERO CHE SE POTESSERO PARLARE QUELLE CHE TU CHIAMI AZIENDE, RISTORATORI E QUANT’ALTRO GIRA NEL MONDO DELLO SPETTACOLO, GUARDA CASO, SONO GLI STESSI PERSONAGGI POLITICI DI ALLORA CHE SONO RIMASTI “IBERNATI” PER TANTI ANNI ED OGGI PUNTUALMENTE C’E’ LI RITROVIAMO, PURTROPPO, ANCORA FRA I PIEDI …….. E VENGONO SPACCIATI PER GENTE CHE CAPISCE NEL MONDO DELLO SPETTACOLO . RIGUARDO IL PROF. DAMIANO FRANCO SONO D’ ACCORDO CON TE, HA TUTTA LA MIA STIMA!
Questa storiaccia va a completare quella del portale turistico della città, e si potrebbe anche pensare che siano facce della stessa medaglia, o meglio, dello stesso sistema. Ma forse il lavoro e’ così urgente perché qualcuno si e’ accorto dei tanti strafalcioni che ci sono in giro, per esempio una brochure (errori fatti notare da amici turisti) ….. Un vero peccato che queste associazioni non la raccontino mai tutta!