“Esattamente un mese fa, il 18/09/2019, invitavamo l’amministrazione comunale mesagnese ad adottare un’ordinanza per limitare gli orari d’uso delle slot machine”. Lo scrive il gruppo politico locale La M che ricorda: “Solo nel 2018 i mesagnesi hanno speso in scommesse 34,6 milioni di euro, ossia circa 1.300 euro a testa. Una vera e propria epidemia da ludopatia”. E continua: “Una realtà economicamente depressa come Mesagne, dove la povertà aumenta e le speranze di avere una vita dignitosa diminuiscono, avrebbe richiesto che la questione fosse considerata prioritaria nell’agenda politica, tant’è che da più parti si è chiesto all’amministrazione di intervenire: l’han fatto tanti cittadini, l’ha fatto Don Pietro pubblicamente.
Eppure sulla vicenda è calato il silenzio.
Capiamo che il sindaco possa decidere di ignorare La M (notoriamente incivile), non capiamo come possa ignorare le istanze della società civile.
Tutto ciò che conta sembra essere conservare lo status quo: inutile girarci intorno, se non si interviene è per non deludere quei gestori di bar, sale gioco e tabacchi che sulla “ludopatia” ci campano.
Mica dobbiamo aspettare che lo dica LaM per renderci conto di cosa accade nei tabacchi o nei bar, quando ci sono tende a celare slot machine e poveri cristo intenti ad imbucare monete. O no? O li vediamo solo noi?
Ma anche a non voler emanare ordinanza a limitare gli orari d’uso delle slot, perché il Comune di Mesagne non chiede all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di vigilare sul corretto funzionamento di questi apparecchi mangia soldi, così come previsto dalla legge 145/2018?
Perché – dati alla mano – aumentano i soldi spesi in scommesse, ma le entrate allo Stato restano uguali: ciò significa che in mancanza di controlli sulla regolarità del funzionamento di dette macchine, ad arricchirsi sono solo i gestori delle stesse.
Sindaco, vista la sua inerzia, abbiamo altre due carte da giocare:
1. Mauro Vizzino – Consigliere Regionale, lei che è tanto vicino a Matarrelli, ha intenzione di sollecitare il sindaco a prendere provvedimenti?
2. e lei onorevole Giovanni Luca Aresta, che la legge 145/2018 l’ha votata, ha in animo di farla rispettare nel suo Comune d’appartenenza?
Attendiamo sfiduciati”.
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Non esiste colore politico per affrontare tutti insieme una piaga sociale tremenda. Mi auguro che le vostre migliori idee e iniziative si possano fondere insieme per affrontare la questione e salvare la vita a molti.