Erano amici al lavoro per la pelle. Li univa quel sentimento che, ahimè, oggi si vede molto raramente. Erano sempre insieme soprattutto la sera dopo il lavoro nei campi, nelle botteghe di artigiani e sui cantieri edili. Ma erano anche vicini di casa, al quartiere Campo Sportivo. Questi “giovanotti”, con qualche chilo in più e molti capelli in meno, si ritrovano ogni anno il giorno dopo ferragosto attorno ad un tavolo per ricordare quand’erano giovani. Poi il servizio militare, il lavoro e le famiglie che crebbero li divise. Molti lasciarono Mesagne e l’Italia. La l’amicizia, quella vera con la A maiuscola, non li ha mai separati.
Ieri sera si sono dati appuntamento al ristorante Profumo di Franco Vitale: una lunga tavolata dove, tra tanti ricordi, aneddoti e squarci di vita vissuta, hanno mangiato e bevuto tutti insieme come una volta. Sono arrivati dall’Emilia, dalla Germania, da Torino (come Fernando Calò che ne ha approfittato per partecipare anche alla Corrida di Giacomino), e dall’Arabia Saudita come Sergio Summa che lavora nei pozzi petroliferi. Emanuele Patisso ad inizio di serata ha letto la poesia in vernacolo che prepara ogni anno per l’occasione. “Ciau vagnù, bbònasera a tutti quanti cù la gioia e l’allegria stasera stamu arretu in compagnia. Ti li megghiu amici mia ogni anno cà sta passa eti sempre chiù speciuli pi lu fattu ca sta ncuminzamu a nvecchiari…“. A fine serata si sono dati appuntamento all’estate 2015. “E mi raccomando: che nessuno faccia scherzi, ma si presenti puntualmente…”. Questo l’augurio che si sono scambiati tra baci ed abbracci. Come una volta, quand’erano giovani e la vita, anche se dura, era più spensierata.
Nella foto, da sinistra, Emanuele Neglia, Semeraro, Michele Carella, Vincenzo Greco, Cosimo De Tommaso, Emanuele Patisso, Cosimo Colelli, Fulvio Berardi, Antonio Gravina, Sergio Summa, Marcello Bello, Fernando Calò e Rodolfo Fanelli.
Gli amici di un tempo…
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