Oramai diviene esercizio ardito per l’opposizione poter commentare le mirabolanti giustificazioni che il Sindaco e la sua giunta forniscono alla stampa in merito ai loro evidenti fallimenti. Il tentativo estremo di dimenarsi, per sfuggire alle proprie responsabilità, è talmente increscioso che probabilmente sarebbe utile un più dignitoso silenzio, ma tant’è! Il Sindaco Scoditti ha l’audacia di chiedere cosa abbia fatto il centrodestra per le terme di Malvindi nei pochi mesi in cui ha governato a fronte, invece, di un venticinquennio, compreso il periodo attuale, in cui la sinistra ha gestito il “potere”nella nostra cittadina. La risposta è talmente banale quanto ovvia: contrariamente a quanto fatto dal Sindaco Scoditti e dall’ala vendoliana della sua giunta, solitamente illusionista, non ha promesso ciò che non poteva mantenere e non ha mai utilizzato fondi pubblici, di alcun tipo, per investire su dei beni archeologici, insistenti su proprietà private, che poi non fossero fruibili al pubblico. Il parallelismo fra Malvindi e Vico Quercia è evidente. Entrambi erano, e in parte sono ancora, di proprietà privata, con l’unica differenza che il sito delle terme romane è stato abbandonato al suo destino, nonostante che all’epoca del rinvenimento, fine anni 80, l’amministrazione si impegnò con la soprintendenza per la sua valorizzazione; per vico quercia, come è noto, sono state investite cospicue risorse pubbliche, senza che l’amministrazione, allora guidata dal Sindaco Franco, sconsideratamente, avesse stipulato alcuna convenzione con la proprietà privata, a garanzia della piena accessibilità del sito. Insomma verrebbe da pensare, parafrasando Gaber, che gli antichi romani sono stati discriminati, perché di destra, mentre gli autoctoni Messapi, privilegiati, perché di sinistra. Le segreterie politiche di NIP – NUOVO PSI – CNI. Nella foto le Terme di Malvindi.
Gli antichi romani discriminati perché di destra, i Messapi privilegiati perché di sinistra
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Anna Finocchiaro a Brindisi
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