“Civico 26 non può non considerare la storia di questo territorio. Da sempre votata alla produzione agricola, Mesagne oggi svende le proprie terre a causa di costi di gestione elevati, poca rendita dei prodotti sui mercati (cui vengono favoriti quelli provenienti da altre zone del Mediterraneo, a minor costo e minor valore qualitativo), quando non si cedono per installare, laddove crescevano ettari ed ettari di pescheti e carciofeti, impianti fotovoltaici a perdita d’occhio. La nostra proposta consiste nel recupero di tutti i terreni incolti e passare alla loro coltivazione da parte di cooperative di giovani agricoltori, avendo come finalità un reale passaggio ad un sistema di coltivazione eco-compatibile. Solo in questo modo, potremmo caratterizzare il nostro territorio: attraverso un prodotto km 0, dal produttore al consumatore finale, non escludendo segmenti di mercato anche all’estero. In questo, l’amministrazione comunale avrebbe un ruolo predominante: sostenendo e informando i proprietari terrieri, sensibilizzando l’opinione pubblica, coordinando i lavori, incoraggiando gli investitori privati e creando una struttura di promozione commerciale mirata ad un mercato del biologico. Ad un risultato simile, si arriva cambiando mentalità e, quindi, formando cooperative ed associazioni e accedendo a fondi strutturali, fornendo assistenza agroecologica, mettendo in piedi un mercato di prodotti bio che caratterizzino nuovamente le terre di Mesagne come fruttifere.”
Valorizzare l’agricoltura è un pensiero nobilissimo e le fà onore.Se non c’è agricoltura non c’è cibo e senza cibo non si può campare a lungo. Mesagne ha rappresentato per decenni il top della produzione ortofrutticola e non solo, dell’intera zona Meridionale d’Italia. Basti pensare a tutto il comparto (industrie conserviere) e all’enorme volume di lavoro,che la produzione del pomodoro sviluppava.Lo stesso dicasi per la viticoltura….le vendemmie erano aspettate da tutti per fare qualche soldino,produzione di carciofi,olive,pesche ecc ecc. Le cose sono cominciate a cambiare tragicamente ,quando le solite politiche scellerate del ns governo centrale(sinistra o destra non c’è più differenza… Leggi di più »
Carissimo Claudio, non sempre l’agricoltore può svolgere la sua professione per onore, quando arriva l’ ora di pranzo per ognuno di noi, ogni buon padre di famiglia lavora per portare il pane a casa non per farselo levare !! molti di questi agricoltori, presi dalla disperazione e non per colpa loro, OBTORTO COLLO !! hanno preferito piantare ” pannelli solari ” nelle loro terre, Grazie alle scelte scellerate del nostro Governo Regionale, con ricadute sulle bollette ENEL, dove non si intravede nessun vantaggio nei confronti dei cosiddetti utenti .
Ciao Giuseppe, hai pienamente ragione, conosco bene l’argomento e non vengo da Marte.Non volevo assolutamente puntare il dito contro gli agricoltori anzi penso che loro sono stati solo vittime sacrificali.Si è data sempre la colpa agli agricoltori e alla loro inapacità di organizzarsi in Coperative.
Ebbene abbiamo esperienze di cooperativismo non proprio efficienti se non per qualche arricchimento personale.
Mi dispiace deludervi: ma il territorio non si caratterizza con i vostri proclami e con le vostre cooperative associazioni che parola magica da costituire per la caratterizzazione del territorio e per fornire assistenza agro ecologica ma con le braccia! a Claudio ma bada a rispondere a chi ti chiama in causa in calce a qualche commento, che da questa parte non ci non mica i tonti no ce lo avete un altro modo più diligente per farvi campagna elettorale?
Claudio, non c’è che dire che non vieni da Marte e che sai argomentare in maniera inequivocabile che non lascia dubbi, sono quelle le persone che a me piacciono non mi fare vedere i soliti LACCHE’ che si improvvisano politologi, che me ne vado di testa !! purtroppo all’ interno dei partiti imperversano questi energumeni che della politica ne hanno fatto una questione solo ed unicamente personale e familiare!! Ciao.
Se si è ben colta la “provocazione” d’altronde il lettore precedente aveva colto…per caratterizzare il territorio, con l’agricoltura; non serve e non occorre l’ennesima”associazione per la caratterizzazione del territorio” perché associazione e burocrati,in agricoltura occorrono le braccia! Non persone volenterose per costituire un associazione…con 3esse! Ce ne sono già tante.
Piuttosto visto che il” ragionamento” si richiama qualche settimana fa è stato indetto un raduno delle associazioni mesagnesi … che dovrebbero esse tutte unite se predicano qu llo che fanno… presso “l’opificio sociale” delle 112 presenti in albo quante se ne sono presentate?
Scusatemi ma cosa c’è da caratterizzare, l’agricoltura versa in coma irreversibile o quasi.Ormai da tanti anni gli agricoltori italiani subiscono l’attacco congiunto delle norme demenziali emanate dall’UE e del tentativo di strozzarli finanziariamente da parte della grande distribuzione organizzata. A fronte di un generale aumento dei prezzi di produzione e di trasporto gli agricoltori sono costretti forzosamente ad accettare per i loro prodotti cifre ogni anno sempre più basse e a volte irrisorie. A questo si aggiungono normative e lacci burocratici sempre più restrittivi imposti dalle autorità europee che, di fatto impediscono il libero esercizio dell’attività produttiva. Contemporaneamente masse di… Leggi di più »